Ho quasi sverginato mia sorella 2

I giorni passavano tranquilli e le cose tra me e Marisa andavano a meraviglia godendoci il nostro amore incestuoso. Ogni giorno ero più innamorato, ero diventato geloso e questa cosa non mi piaceva per niente. I nostri genitori stavano per arrivare ed era l’ultimo giorno da soli, quindi ne abbiamo approfittato. Dopo averla raggiunta in cucina (stava per fare il caffè) mi avvicinai a lei e le nostre bocche si unirono in un bacio appassionato, accarezzandoci ogni centimetro di pelle. Ci buttammo sul letto baciandoci come dei matti. Avevo voglia di assaggiarla e di sentire il suo sapore, il suo odore mi eccitava e poggiai la mano sulla fica cominciando un lento massaggio quando mi accorsi che la fica di mia sorella era già bagnata. Con la testa tra le sue cosce assaggiai il suo sapore, leccandola, succhiando il clitoride e sditalinandola con passione, facendola strillare di piacere. Successivamente la mignotta prese in bocca l’uccello eretto e iniziò a spompinarlo alla grande, leccando la minchia e ingoiando anche i coglioni. Lo feci mettere a pecorina, sfondando in un colpo la figa bagnata e scopandola forte, mentre con il dito la massaggiavo il buco stretto del culo. Non se lo aspettava, ma non si rifiutò così continuai a massaggiarla fortemente. Sempre a pecorina, in ginocchio, iniziai a leccare il buco vergine, lubrificandolo bene per non farle male. Appoggiai la cappella sul buco e spinsi lentamente. Marisa ha la testa affondata nei cuscini urlando di dolore e piacere. Il suo culo è stretto e caldo, pian piano anche il culetto si bagnò, e potei scoparla per bene affondando tutto l’uccello. Lei iniziò a godere assecondando i miei movimenti, facendomi impazzire e con gli ultimi colpi scaricai tutto il seme dentro di lei. Mi ero appena inculato mia sorella, sfondandole il culo vergine e subito pensai che l’avrei rifatto altre decine di volte!

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