Il video con la mammina 3

Ricordate i miei racconti di quanto ho scoperto il video porno amatoriale con la mammina e quando ho goduto per la prima volta con una gran scopata. Non riuscivo a dimenticare le ultime parole “La prossima ti voglio nel culo” e tremavo d’eccitazione ogni volta che eravamo da soli. Lei sembrava a divertirsi vedendomi eccitato e faceva finta di niente. Una sera mia madre mi disse “Aspettami più tardi nella tua camera”. Eccitatissimo non vedevo l’ora di assaggiare la figa pelosa e sfondarla ancora. La camera era in penombra illuminata soltanto da una bajoure quando arrivò vestita solo con una vestaglia di setta che lasciava intravedere le tette grandi. Non mi baciò come aveva sempre fatto ma guardò subito il gonfiore dei boxer, sembrando ben contenta. Le infilai una mano sotto la sottoveste accarezzandole le tette con capezzoli già turgidi, poi scendendo più in giù le tastai la figa trovandola già umida. Buttandoci sul letto cominciai ad accarezzarla sentendola mugolare di piacere e aprendole le chiappe tuffai il viso in mezzo, la leccai nel buco del culo e figa pelosa con tutta la forza che avevo in corpo. Scivolando due dita dentro iniziai a masturbarla con forza mentre la troia chiedeva di più. Mai pensato potessero esistere sensazioni simili e girandomi ci mettiamo in un arrapante 69 e mi lascio sbaciucchiare il cazzo grosso; mi dava slinguate lascive sulla cappella e lunghe succhiate accarezzandomi le palle gonfie. Sfilai l’uccello dalla bocca e mettendola a quattro zampe leccai il buco del culo e sditalandola lentamente la preparai par la gran inculata, più gli ficcavo la lingua nel culo, più sentivo l’ano dilatarsi. Ero con la cappella dritta nel buco marrone e in un solo colpo cominciai a muovermi avanti e indietro fino a quando il mio cazzone entro tutto nel culo grosso di mia madre che nel frattempo gemeva come una cagna in calore mentre si masturbava con forza la patacca bagnata. La mammina comincia a spingere sempre più forte assecondando i miei movimenti e urlando di goduria mentre riempivo di sborra. Alzandosi lo sperma le colava sulle gambe e dirigendosi verso il bagno disse “Non e tutto”.

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