La notte di Carnevale 3

Ormai ciò che era iniziato come un’ avventura con mia cugina Titta era diventata una storia molto importante per tutti i due. Era passato quasi un anno dacché nascondevamo il nostro amore ma almeno una volta al mese facevamo l’amore nell’appartamento del mio miglior amico. Per festeggiare il primo anno d’amore prenotai una vacanza a Venezia, lì dove e rainiziato tutto. Dicendo ai genitori che andavamo a Venezia con un gruppo di amici siamo partiti di corsa. Alla sera Titta era un vero schianto vestita con un bellissimo vestito rosso fuoco che la rendeva molto sexy, calze color carne e tacchi alti. A quella vista il mio uccello prese ad avere un’erezione incontrollabile che mi mise in imbarazzo ma decisi d’ aspettare il ritorno dal ristorante. Non vedevo l’ora di tornare nella stanza d’albergo e appena arrivati Titta s’inginocchiò, aprendo la lampo del pantalone per prendere in bocca il cazzo eretto mentre con la mano mi stuzzicava le palle gonfie, facendomi mugolare di piacere. La spogliai lasciandola solo con le reggicalze e un perizoma di pizzo di colore nero mentre la mia amata non smetteva di spompinarmi. Non riuscivo a trattenermi e buttandola sul letto la girai in posizione del missionario, allargandole le gambe, posi la bocca contro le grandi labbra della figa e gliela iniziai a leccare prima dal buco del culo fino a raggiungere il clitoride, finché non ho assaggiato tutto il nettare caldo. “Sei pronta per regalarmi il culo?” Non riusciva più a parlare e mettendosi a quattro zampe alzò leggermente le chiappe invitandomi a penetrarla. Lo leccai ancora penetrandola prima con un dito, poi con due e quando la sentii ansimare, puntai la grossa cappella sul buco stretto cominciando a spingere lentamente mentre lo tenevo ben forte il bacino. Tappandosi la bocca per non sentire le forti urla di dolore si lasciò penetrare lentamente ma poi sentendola un po’ rilassata aumentai i colpi.”Dai toccati il clitoride, vedrai che ti piacerà”. Seguendo mio consiglio iniziò a strofinarsi la passera godendo del suo orgasmo. Non riuscii a resistere oltre e allagai per la prima volta (e spero non ultima) quel buco caldo. Passammo due giorni a Venezia quasi senza scendere dal letto e alla fine la Titta prese gusto per la nuova esperienza.

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