L’addio al celibato con mia cognata

Mi chiamo Dario e ho 27 anni, non sono bello ma molto virile, con una dotazione della quale vado fiero e della quale finora nessun donna si sia lamentata. Dopodomani mi sposo e stasera per l’addio al celibato festeggio con mia cognata Carlotta, con la quale ho una relazione da quanto era fidanzata con mio fratello Giulio. La nostra storia era cominciata quasi un anno dopo il suo fidanzamento, abitava già con noi e non perdeva nessun occasione per stuzzicarmi ogni volta che eravamo da soli. Io e mio fratello siamo stati sempre molto uniti, visto che lui ha 3 anni più di me, abbiamo dormito assieme fino a quando ero in prima superiore e ci raccontavamo a vicenda le nostre avventure. Quando ha iniziato la storia con Carlotta era l’uomo più felice del mondo e io dal giorno che l’ho vista mi sono innamorato perdutamente. Dopo un anno Carlotta venne ad abitare da noi e per togliere ogni sospetto su di me mi fidanzai con Asia, una bella ragazza rossa che era innamorata persa di me. Quella domenica i miei erano andati alla messa, Giulio era in gita con la bici, ed io ero da solo con Carlotta. Estate, caldo da morire, scendo in cucina a farmi un panino e la trovo vestita solo con un accappatoio mentre fuma una sigaretta. Alla vista delle cosce scoperte il cazzo si raddrizza subito facendomi quasi vergognare. Lei non si ricopre ma sembra rilassarsi e dopo pochi istanti ad osservarmi non fa altro che aumentare la mia già visibile eccitazione. Mi faccio coraggio e inizio a massaggiarle il collo, scendendo sulle tette con i capezzoli già turgidi. Le apro le cosce (scopro che non indossa mutande) e mettendomi in ginocchia inizio ad assaggiarle la figa depilata. Succhio il clitoride eccitato mentre le mie mani non smettono di accarezzarle le belle tette. Baciandoci come due matti andiamo nella stanza dei genitori e prendendo il mio uccello se lo mette in bocca: succhiandolo e leccandolo alla grande. Mia cognata era davvero brava nell’arte del pompino. Messa poi alla pecorina prese il cazzo e lo infilò nella figa bagnata, io guardavo l’asta entrare e uscire dalla figa e le tenevo le natiche belle larghe, sditalandole leggermente il buco del culo. Non riuscii a trattenermi e schizzai lo sperma sulle belle chiappe. Girandosi prese alla fine il cazzo in bocca e me lo succhiò così bene da non rimanere nemmeno una goccia di sperma. É stato l’inizio…tra un po’ devo sposare Asia ma di sicuro Carlotta rimarrà il mio grande amore e spero di continuare la nostra storia.

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