Nel letto con mia sorellastra

Non so se è incesto, oppure no. Io e la mia sorellastra Chiara abbiamo vissuto quasi da sempre insieme e alcune volte penso a lei come se fosse la mia vera sorella. Mia madre e morta alla mia nascita e dopo due ani mio padre sposo Sabrina che aveva una figlia di tre anni più grande di me. All’epoca quando e successo tutto avevo 17anni e lei 20anni, ed eravamo siamo cresciuti insieme. Chiara è un bel pezzo di gnocca alta 1.70, capelli lunghi, tette sode che ha sempre sognato di diventare una velina e ha fatto un sacco di casting facendo girare la teste di molti uomini. Anche io devo ammettere di avere un debole per lei e di essermi masturbato più volte sulle sue foto, soprattutto quelle fatte per alcuni book recenti in lingerie o costumi da bagno. Sono un appassionato di fotografia e questa volta Chiara mi chiese di scattarle qualche belle foto (voleva risparmiare un po’ di soldi) e accettai ben volentieri. In un minuscolo costume da bagno con tanga si mise a muoversi lascivamente in ritmo della musica, mentre io facevo fatica a scattare foto con il gonfiore che avevo nei boxer. Mia sorella continuava a ballare come se nulla fosse e a un certo punto feci una cosa che (come ho appurato più tardi nel bagno) mi fece venire nelle mutande. Si sedette alla base del palo della lampada, rivolta verso la camera e piano piano, con uno sguardo da troia, spalancò le gambe. Lo spettacolo che mi si dischiuse davanti agli occhi fu la scena più eccitante che io abbia mai visto in vita mia. Le mutandine lasciavano intravedere completamente la parte sottostante del suo monte di Venere, si vedevano quindi due labbra rosa e un clitoride schiacciato contro le mutandine bianche. Meno male che sono riuscito a scattare le foto e sono uscito fuori dalla sua camera andando direttamente in bagno per cambiarmi i boxer. Una settimana dopo andando in bagno ho scoperto una scena mozzafiato. Mia sorellastra era nuda, appena uscita dalla doccia, bagnata e seduta su una sedia a cosce aperte, intenta ad asciugarsi i seni. Le gambe erano spalancate e la figa e alla portata dei miei sguardi. Pelosa ma ben curata, depilata nell’inguine e modellata a formare di un bel rettangolo. Le si intravedono benissimo le labbra essendo il pelo mantenuto corto. Hai capito la stronza come si curava la patata. Come da copione, sento il cazzo che si sta mettendo sull’attenti e cerco di posizionarmi meglio per sbirciare ancor di più. Poi lei si alza, comincia a vestirsi e allora decido di andarmene per non essere scoperto e fare la figura del coglione, ma sono uno sfigato e sento ” Luca che diavolo stai facendo? Non è la prima volta che mi spii!”. Ho cercato di balbettare qualcosa e andarmene via, ma lei mi segue nella mia camera e sedendosi sul divano davanti a me si toglie l’asciugamano e divaricando le gambe mi fa vedere la passera e le tette che ho sempre sognato. Mi avvicino a lei, mi metto in ginocchio e comincio a leccarle la patata. Ha un sapore buonissimo, il bagnoschiuma col quale aveva appena fatto la doccia era alla fragola, sembrava di leccare una fragola, ma era la figa sbrodolante di quella troia di mia sorellastra. In testa avevo mille pensieri, non sapevo come scoparmela prima, in pochi secondi mi passarono in mente decine e decine di posizioni che avrei potuto mettere in atto per sbattermela. Comincio a spogliarmi, tolgo via tutto, e rimango col cazzo in tiro davanti la sua bocca. “Dai succhiamelo stronza come lo succhi a quello sfigato del tuo ragazzo.” Non se lo fece ripetere due volte, e dopo averlo scappellato comincia a leccarmi finché non lo se lo mangia tutto in bocca. Una sensazione indescrivibile, una bocca calda e accogliente, il giusto posto per il mio bel cazzone. In un attimo ci troviamo sul divano godendo un bel 69 “Adesso ti sfondo tutta” e mettendola alla pecorina comincio a penetrare la sua figa come un indiavolato, sbattevo forte il mio pube contro il suo culo e avrei voluto persino infilarle le palle dentro. Lei gemeva come una cagna, era tutta sudata ed emanava un profumo stupendo. Cambiamo posizione, mi siedo sul divano e le ordino di cavalcarmi. Lei sale su di me, affonda il mio cazzo nella sua passera e lo fa sparire ad un tratto, l’afferro per le chiappe e la spingo su e giù aiutandola nei movimenti e a un certo punto sento d’esplodere e scarico tutto il seme sulla patata umida riempiendola tutta. “Se avessi saputo che eri cosi ben dotato, ti avrei scopato tanto tempo fa. Ti aspetto sta sera nella mia stanza” quelle furono le sue ultime parole prima di andare nel bagno a lavarsi.

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