Sesso a pagamento con lo zio

Quando è successo tutto avevo 19anni e avevo quasi tutto: genitori ricchi, bellezza. Volevo di più e visto che avevo il mio appartamento son andata a vivere da sola mentre studiavo all’università. Come dicevo, i soldi non mi mancavano ma volevo i miei, guadagnati da me. E cosi che ho iniziato a far la puttana. Un’ inserzione su internet, un cellulare nuovo e ogni sera vestita molto sexy mi facevo fottere da giovani e vecchi in cambio di soldi. Guadagnavo bene e mi divertivo un sacco, per dir la verità ho sempre amato il sesso e la prima esperienza l’ho avuta a 14 anni con un vicino di casa che mi ha insegato tutto e ora sono una succhiacazzi esperta. Forse tutte le donne sanno scopare ma poche conoscono l’arte del pompino. Non avevo mai pensato che potesse succedere…ma un giorno ricevetti una telefonata “di lavoro” da una voce che sembrava conosciuta e insomma gli diedi appuntamento per le 8 di sera. Vestita come solito con lingerie sexy, aprii la porta “O noooo… zio Daniele”. Cercai di chiudere la porta ma lui la spinse e sconvolto come me disse “Miriam..tu?? non posso crederci!”. Ho iniziato a piangere, non avevo nessun motivo per fare questo lavoro, solo il fatto che ero una ninfomane. Ho visto che era eccitato, si vedeva il gonfiore sotto i pantaloni e invece di andarsene e lasciarmi stare, mise sul tavolo 200 euro (il tariffario era 100 per una scopata). “Hai 200 per una chiavata, fai finta di non conoscermi”. Ho cercato di rifiutare ma ha aggiunto ancora 200 e la minaccia di svelare mio secreto. Devo dire che Daniele ha 35 anni, un bel uomo, scapolo e più di tutto è fratello di mio padre. Metto in campo tutta la mia bravura e alla vista del quel bel cazzo (più di venti centimetri) l’imbocco subito facendolo arrivare fin in fondo alla gola. In un bel sessantanove continuai senza sosta a ciucciare quel ben di Dio e quando sentii la lingua affondare nella figa depilata mi venne a urlare di piacere. “Sai che sei proprio una brava troietta?” Sapevo che ero brava a spompinare ma sentirlo dire da mio zio mi eccitava proprio. Di colpo mi alzò e impalandomi sul randello duro iniziai a cavalcarlo mentre lui strofina i miei capezzoli, poi cominciai a sgrillettarmi con forza il clitoride impazzendo di piacere. Il cazzo entrava e usciva dalla figa. Cambiammo posizione questa volta a pecorina, di tanto in tanto provava a premere il pollice sul buco del culo ed ecco ancora un nuovo orgasmo. Ci fermammo un attimo a prendere fiato e continuammo a fottere come due dannati godendo come mai fino ad allora. In poco tempo sentii che non ce la faceva più e riprendendo il cazzo in bocca assaggiai con appetito la sborra calda che mi colavaa un po’ dalla bocca. È stata la miglior scopata della mia vita e anche se è mio zio spero di farlo ancora.

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