Sesso a sorpresa con la mamma 2

Non credo che ricordiate il mio racconto erotico con mia madre Elena. Sono Mario, il giovanotto che era tornato ad abitare con la madre 47enne bionda e tettona. Vi ricordate come era contenta quando gli ho sfondato la figa bagnata riempiendola di sborra calda? Quasi ogni sera quella ninfomane di mia madre voleva sesso e sono dimagrito come un cane randagio, non avevo nemmeno la voglia di trovarmi una bella figa giovane. Purtroppo la fotto quasi ogni sera e la bastarda mi ha sempre negato il buco più stretto: il culo. Sono deciso; mi ubriacò e provo di sfondarle il culo vergine (il mio povero padre non era riuscito a convincerla). Una sera prendo una bottiglia di buon vino e sotto il pretesto di festeggiare un aumento di stipendio, le faccio bere tre bicchieri secchi. Con una voglia matta di sesso la mammina prese in mano l’uccello e leccò la cappella, poi iniziò un pompino lento ingoiandolo fin in fondo alla gola. Le piaceva farsi dare della puttana, più l’insultavo e più si concedeva facendomi quasi sborrare. Spingendola sul letto, mi buttai tra le sue belle cosce e affondando la lingua nella figa umida inizio a leccarla e sditalinarla profondamente facendola urlare di piacere finché sentii il buon gusto del suo nettare che assaggiai tutto. L’altra mano di lei era inevitabilmente sull’asta del mio pisello segandolo come una matta. Basta,pensai… presi coraggio e mettendola a pecorina sfondo in un colpo la figa bagnata, scopandola duramente mentre lei urlava di goduria. Tolgo l’uccello dalla patacca bagnata e senza nessun preliminare appoggio la cappella sul buco stretto del culo penetrandolo con forza. La mammina urla di dolore, cerca di spostarsi, ma lo tengo forte dalle chiappe e slinguandole il collo, le sussurravo “Fai brava, vedrai che ti piacerà, farò pian pianino”. Lo sentii ammorbidirsi e muovendomi lentamente spaccai finalmente il bel culo grosso, sentendo il cazzo come in un guanto stretto e caldo che mi fece quasi svenire di piacere. Non riesco a resistere e con colpi più decisi affondo l’uccello fin alla base facendola godere e finalmente riempio di sperma il buco caldo. “Brutto bastardo che non sei altro, mi ha spaccato il culo anche non posso dire che sia spiacevole”. Sfinita anch’essa si mise a pancia sotto ed io potei ammirare lo spettacolo del suo culone rotto che di sicuro riuscirò a sfondare da oggi in poi.

Publicato in Madre e Figlio. Parole Chiavi , , , , .