Mio padre è un bell’uomo quasi cinquantenne con cappelli brizzolati, il fisico ben mantenuto, infatti quando può non perde occasione per andare a fare jogging e palestra. Quella mattina mio padre non doveva recarsi a lavoro, ne approfittò per fare un po’ di palestra in una stanzetta in terrazza. Sentii degli strani rumori provenire dalla direzione della stanzetta e colta dalla curiosità, mi avvicinai per vedere cosa stesse facendo e restai letteralmente sbalordita. Mio padre disteso sulla panca si segava l’uccello enorme, mio padre grande scopatore si masturba in quel modo, mi ritrassi immediatamente nella paura che potesse scoprirmi. Ero gelosa, visto che da due anni ero diventata la sua troia e mia madre la sapeva benissimo e tante volte abbiamo goduto nel gran letto matrimoniale. Quella sera mi fece dei complimenti e quando ci avviciniamo, abbracciandoci, non potevo non sentire l’erezione mentre mi accarezzava i capezzoli già turgidi. “Dai mia piccola Chiara, spogliati per il tuo papino è eccitato” Mi spogliai mostrandoli i bei perizoma di pizzo bianco che erano già bagnati e mi lasciai masturbare il clitoride, prima di godere forti ditalini vaginali. “Sai che mi piace tanto il tuo bel culetto sodo? Quasi vorrei sfondarlo”. Sentii un brivido di piacere e mettendomi in ginocchia, lo lasciai leccarmi il buco più stretto. Alternava la leccata del buchetto vergine a quello della fighetta che nel frattempo era diventata un lago, all’improvviso un forte calore mi scosse tutto il corpo, ebbi un primo orgasmo. Per accontentarlo, pressi in bocca il cazzo enorme e facendo come mi ha insegnato lui, ho iniziato a spompinarlo fin in fondo alla gola assaggiando golosa la sborra calda senza perdere nemmeno una goccia. Il giorno seguente dopo aver goduto con il mio dildo grosso mi infilai nel loro letto grande e per prima accarezzo il pelo folto della figa di mia madre e inginocchiata tra le sue gambe la leccavo profondamente facendola godere con la mia lingua e le dita lunghe mentre godo lo stesso trattamento dall’amato papino. Gli sussurro all’ orecchio “Papi lo vuoi il mio culetto vergine”. Messa con la pancia in giù lasciai che mi leccasse il buco stretto e quando sentii la grossa cappella affondandosi nel mio culo vergine, morsicai il lenzuolo per non urlare, poi lentamente mi misi alla pecorina prendendo tutto l’uccello nel buchetto già rotto, mentre mia madre mettendosi di sotto mi lecca la figa umida facendomi godere il primo doppio orgasmo. Amo fare sesso con i miei genitori!
Papà mi ha sverginato il culo
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