Da quando ho spiato mia madre scopare lo zio Gabriele non riesco a togliermi dalla testa il pensiero di fotterla. Sono passati quasi sei mesi e non avevo coraggio di ricattarla anche se sapevo benissimo che ogni martedì sera andava in officina, a lasciardi fottere dal quel cazzo enorme, assaggiando lo sperma calda che a volte le colava sulle tette. Visto che mia sorella Carmela era andata a vivere col fidanzato, ora avevo più possibilità di ricattare la mammina. Martedì sera l’ho spiata per l’ennesima volta scopare quel bastardo mentre mi eccitavo come un porco. L’ho aspettata davanti alla porta e fingendo di essere arrabbiato dissi “Dove sei stata fin a quest’ ora?”. Stava balbettando qualcosa quando le ho messo davanti le foto scattate con il cellulare dove spompinava e si faceva fottere da Gabriele. Cavolo …era scattata l’ira di Dio. All’inizio ha cercato di negare ma quando le ho fatto vedere anche le altre foto, è diventata una cagna ubbidiente. “Ora vorrei farti la stessa cosa di zio” ha iniziato a dirmi di tutto e di più, ma le ho detto che l’aspettavo tra 15 minuti nella mia camera. Girando i tacchi sono andato nella mia camera e mentre l’aspettavo ho segato un po’ l’uccello. Arrivata la vidi vestita come una troia con le reggicalze nere, tacchi a spillo e niente altro. “Ecco per sta sera sarò la tua puttana ma solo per sta sera”. Prendendo il cazzo, prima lo ha massaggiato stuzzicando anche le palle, poi ha iniziato a slinguare lentamente la cappella facendomi gemere di piacere. Subito dopo, in piedi mi prende la nuca dirigendola sulla bella figa pelosa…porco cane ..sto leccando la patacca di mia madre e affondando due dita nella vagina. La sento ansimare, muovo le dita più forte e sento un liquido caldo allaganrmi la bocca. É venuta…così assaggio il buon nettare saporito. A un tratto si butta sul letto e mettendosi alla pecora dice “scopami, scopami ora”. Non aspettavo altro e affondo il cazzone nella bella figa umida prendendola per i fianchi cominciando a scoparla con forza, facendola urlare di goduria mentre le sue poppe grosse dondolavano a ogni botta. Non riuscivo più a trattenermi e come faceva Gabriele la girai riempendole il viso con tutta la sborrata calda. Completamente appagati e soddisfatti ci addormentammo felicemente abbracciati, prima di sentirmi dire “sei meglio di Gabriele”. Spero che non sia un sogno.
Mia madre se la sbatte con zio 2
Publicato in Madre e Figlio. Parole Chiavi cazzo in bocca, figa pelosa, sborrata sul viso, scopata alla pecora, tettone.