Author Archives: Corrado.L
Un viaggio con mia sorella
Un mio amico si era trasferito a Malaga per lavoro, era un giovane, come me, in cerca di lavoro che se non ai Santi in Paradiso non lo trovi. Era un cuoco alle prime esperienze, in chat mi disse che se volevo, potevo passare un po di giorni di vacanza da lui, accettai, era una buona occasione, per fare una vacanza. Mia sorella Piera, come senti che partivo, per Malaga. – Tom mi porti con te? Dai non ti darò fastidio! – Non vieni, sempre tra i piedi vuoi stare? – Sei cattivo e stronzo, ti odio. – Ok odiami pure, basta che non rompi! Andò via piangendo, mia sorella …
Ti Rendo Ricca Mamma
Tutta la storia che racconterò sembra inverosimile, può sembrare, che l’abbia inventata di sana pianta. E pure e vera, mai avrei pensato che mia madre poteva diventare la mia amante, e compagna di vita. Tutto inizio con la morte di mio padre eravamo poveri si sbarcava lunario con quel poco che portava a casa mio padre con il suo carretto di fruttivendolo ambulante, era una miseria quello che porta a casa. La famiglia era composta da me che avevo diciassette anni e mia sorella di sette anni. Dopo i funerali, quel misero appartamentino sembrava più vuoto di prima. – Marco come faremo, già prima era difficile, andare avanti. – Mamma …
Sesso a tre con mio figlio gay
Eravamo arrivati da pochi giorni in città. Non conoscevamo nessuno. A giorni mi avrebbe raggiunto mia maglie e mia figlia, avevamo anticipato io e mio figlio. Per causa del mio lavoro mi spostavo ogni due tre anni. Quella sera non avevamo nulla da fare non so perché ma non ci andava di richiuderci in un appartamento ammobiliato e freddo. Non ha calore umano. Cosi iniziammo a girovagare per la città. Passammo davanti a un cinema fummo attratti dal titolo del film che proiettavano cosi entrammo. Era l’ultimo spettacolo. Cerano pochi spettatori dopo pochi minuti inizio la proiezione. A un tratto si venne a sedere al mio fianco un giovane pensai …
Una mamma stupenda inculata
Ero un ragazzo di diciotto anni, andavo a scuola, e venivo definito un secchione, un cocco di mamma, dovevo subire lo sfotto, degli altri ragazzi, e le ragazze, erano più cattive dei ragazzi, io servivo solo, per dare aiuto nel svolgere i compiti. In aula cera una ragazza che come me, subiva, vestiva male, ci scambiavamo sguardi, la nostra timidezza, ci impediva, di parlarci, un giorno fu lei a prendere l’iniziativa. La professoressa di inglese, inizio a interrogare, gli interpellati, rispondevano male, molti di loro facevano i bulli, non erano cattivi, solo atteggiarsi per apparire a gli delle ragazze, venne il mio turno e come era suo solito chiamo il …
Una Vendetta in Famiglia – parte 6
Io non ho segreti, con lei come lei con me. Ci stendemmo sul letto, nudi, iniziammo a baciarci a toccarci, ci girammo nella posizione del sessantanove, mi leccava sino al buco del culo, io alternavo tra fica e culo, poco tempo dopo, la feci mettere a pancia sotto, gli apri le natiche iniziai a martellare, il buco del culo. Che bello mi farai morire. Allungai la mano presi la vasellina, lo spalmai su tutta la cappella, sali su sino a distendermi su di lei, guidai il cazzo, e spinsi piano, unto come era il culo si apri entrai, in lei mi fermai per darle il tempo, spinsi piano sino a …
Una Vendetta in Famiglia – parte 5
Puoi dire a me, posso fare qualcosa. Non so se posso. Gli feci una carezza, al viso per incoraggiarla, dimmi senza timore. Volevo chiedere se poteva prestarmi diecimila lire. Vieni con me, la presi per mano, andammo in cucina, prepara il caffè vengo subito, che ai paura di me ti vedo indecisa. Non ho paura, cosi mi sento a disaggio, chiedere i soldi. Non ci pensare, fai il caffè, andai nel salone, presi la bibblia, nascondevo dei soldi, quella stronza era sempre a caccia di soldi, mi era proibito lasciare, il portafoglio, presi centomila lire, tornai da lei, la caffettiera borbottava, lei aveva preparato le tazzine, lo verso, bevemmo guardandoci …
Una Vendetta in Famiglia – parte 4
Come mi scopai la cognata Come ho detto la telefonai di mattina. Ciao Anna come va. Bene e tu. Sto bene puoi parlare. Si sono sola, perché?. Cosi posso dirti che ti amo. Giorgio, non devi dirlo, sei sposato e anche io. Lo so, ma che posso farci se non penso altro che a te, ti ho sempre davanti a gli occhi, nella mente, nel cuore, tu cosa provi. A essere sincera non lo so, da quando mi hai dato quel biglietto, e quel gioco sotto al tavolo, ti penso spesso. Vedi che anche tu provi qualcosa. Forse, dirti che sono innamorata no, sono confusa, ecco. Senti io mi trovo …
Una Vendetta in Famiglia – parte 3
Giorgio lascia faccio io. Resto nuda cazzo era ancora bella, restai nudo anche io ci mettemmo sotto lenzuola. Spegni la luce. Perché?. Non mi va tanto di farmi vedere. Sei bellissima e voglio riempirmi gli occhi per quando non ci sarò. Il seno non era molle per la sua età era abbastanza duro, presi il capezzolo eccitato tra le labbra, lo stuzzicavo reagì immediatamente, indurendosi, intanto avevo messo una mano tra le cosce, cercai il clitoride, lo massaggiavo, anche lui si indurì, lasciai il seno e scesi giù, sino al monte di venere, era come avevo pensato, la fica, folta di peli neri, e un po’ ricci, gli feci aprire …
Una Vendetta in Famiglia – parte 2
Grazie se vuoi. Mia moglie andò via, restammo soli. Giorgio che ti e saltato in mente, quel gioco sotto al tavolo. Te lo detto che devo farti la corte. Se tua moglie capiva? Lei non vede più in la del suo naso. Va bene ma e pericoloso. Parlavamo quasi bocca a bocca, per non farci sentire. Comunque e stato stupendo, toccarti. Sei mio genero non dimenticarlo. Lo so, ma mi piaci da morire. Non ne parliamo più, mi aiuti. Non era arrabbiata, a dire la verità, la vidi contenta. Potrò toccarti. Non lo so, a dire la verità ne sono lusingata, ma sono anche consapevole, chi sei. Dai dimmi di …
Una Vendetta in Famiglia – parte 1
Che vita la mia, ognuno do noi vive la vita che si crea,e non troviamo scuse il destino, quello lo facciamo noi. Dal giorno che sono nato, ebbe inizio la mia sfortuna. La prima nato povero. Seconda, mamma padrona se non facevi quello che diceva lei erano botte da orbi. Quando osai ribellarmi mi butto fuori di casa, a volte ho pensato di essere stato adottato, il destino a voluto che sono il gemello di mio padre, per colpa sua ho fatto un matrimonio sbagliato. Voi lettori, vi ponete la domanda, giusta, che ci frega della tua vita. E la premessa per quello che racconterò, in seguito. Durante il servizio …