In un paese lontano con mia sorella

Incredibile, sono passati 4 anni. Non posso credere che esista un amore cosi grande, intenso, che mi riempia di gioia ogni giorno che passa. Ora viviamo all’ estero perché dobbiamo nascondere a tutti la nostra storia. Sono Ivan e amo mia sorella Angela. Vi racconto come è iniziato tutto. All’epoca avevo 21 anni e Angela 17, studiavo giurisprudenza a Bologna e venivo a casa solo in vacanza. Stava per arrivare Natale e il giorno 20 sono tornato a casa impaziente di abbracciare mia sorella e i miei genitori. Appena ci vedemmo ci stringemmo forte e non riuscivamo a lasciarci andare. Rimanemmo così per un paio di minuti a dirci quanto ci fossimo mancati. Dio, quanto era bella…capelli biondi, alta, snella con gambe lunghe. Durante quell’ abbraccio forte, sentii una erezione; non avevo mi pensato a mia sorella come a una donna. Avrei dovuto sentirmi in imbarazzo ma la sentivo come una cosa normale. Alla sera di Natale eravamo in compagnia di amici e lei indossava un delizioso abito rosso fuoco; a tavola era vicino a me e spesso toccavo con la mano la sua coscia e lei mi ricambiava. Ero eccitato al massimo. Finito la cena, andammo fuori con amici e per dire la verità quella sera bevemmo un po’ di più. Tornati a casa verso le 3 di mattina per nostra sorpresa i genitori non erano in casa (di sicuro erano rimasti dai nonni paterni). Fatto la docci mi infilai sotto le coperte, quando sentii la porta aprirsi. Angela, vestita con un accappatoio, si avvicinò e mi disse “Vorrei farti un regalo da non dimenticare” si spogliò lasciandomi vedere le belle tette, fisico da urlo e la figa depilata. “Ma sei matta?”. Mi mise un dito sulla labbra “Vorrei che fossi tu il primo uomo nella mia vita”. Cominciammo a baciarci e s’infilò nel letto abbracciandomi con forza. Non riuscivo a resistere e iniziai a stuzzicarle lentamente il clitoride e lei un po’ inesperta accarezzava il grosso uccello che stava per esplodere. Le feci una vera preparazione leccandola, pian pianino affondavo due dita dentro la figa stretta facendola gemere di piacere. Quella sera non ho goduto di nessun pompino (c’era tempo per farla imparare) e spinsi per metà il cazzo dentro con un colpo deciso ma delicato, mi fermò, prendendo tempo per riprendere respiro. Spinsi di più mentre lei con la bocca tappata urlava di dolore e piacere e iniziai a muovermi dentro la figa stretta che mi stringeva il cazzo come un guanto prima di esplodere dentro di lei. Incoscienti non prendemmo nessun precauzione. Rimanemmo abbracciati a lungo, increduli, senza fiato. L’ho lasciato andare nella sua camera ed ho buttato fuori le lenzuola macchiate di sangue. Quella vacanza abbiamo passato tutto il tempo insieme godendo di bellissime scopate, ogni giorno diventava sempre più brava anche a spompinare (era quasi una maestra) e prima di tornare al università abbiamo goduto di una notte da sogno. Ogni vacanza era un a gioia in assoluto, eravamo innamorati persi e appena finita la scuola sono tornato a casa. Non potevamo più nasconderci e abbiamo deciso di fuggire al estero per godere di tutto il nostro amore proibito, fingendoci una normale coppia di giovani innamorati. Il mese scorso Angela mi ha dato la più bella notizia: diventerò padre.

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