La bella cugina d’Avellino

Finalmente l’estate era arrivata e non vedevo l’ora di andare al mare con i miei compagni. Arrivato a casa mia madre mi disse “ Gian Carlo tra due giorni andiamo insieme in campagna dai tuoi nonni e zii”. Porca miseria non avevo voglia di passare due settimane li, con gli zii e i cugini che non vedevo da 5 anni. Per due giorni ho avuto il muso lungo e non smettevo di brontolare ma alla fine ci siamo messi in viaggio e verso sera siamo arrivati ad Avellino dove ci aspettava tutta la famiglia. Ho fatto finta di essere contento ma non vedevo l’ora di salire nella mia camera per starmene tranquillo, finché a un tratto vedo una bella gnocca mora che mi guardava di nascosto. Chiedo alla mamma chi fosse “ Tua cugina Marisa, non la riconosci?” e mi viene in mente un visino magro che stava sempre nascosto. Era diventata proprio bella, con capelli lunghi e da quanto si vedeva un bel seno prosperoso. Forse questa vacanza non andrà proprio male,pensavo… La raggiungo, iniziamo a chiacchierare e mi invita a una festa in discoteca con una sua amica dove finii a ubriacarmi come un maiale. L’unica cosa che ricordo da quella sera è che avevo ballato con Marisa e che avevo accarezzato le belle chiappe. Ero rimasto a casa quella mattina, quando sento la voce di Marisa che mi cercava e raggiunto nella mia stanza si mise sul bordo del letto “Ubriacone, finalmente sei sveglio e di sicuro non ricordi niente d’ieri notte”. Mi raccontava che quasi tutta la notte l’avevo palpeggiata e baciata… e mentre lei parlava, sentii il cazzo indurirsi fino quasi a esplodere. Le afferrai i seni sodi ed eccitato la strinsi a me baciandola sul collo e sulla bocca con labbra carnose, prima che si spogliasse e infilasse nel mio letto dove inizia a stuzzicarmi il cazzo turgido. Apre le gambe, mi aspettava tutta bagnata e mi abbassai… assaporavo il dolce gusto della sua bella fighetta. Lei afferra il membro e se lo infila dentro muovendosi prima lentamente e poi con più forza, prendendolo tutto…. le mie spinte la facevano gemere di piacere. Chiuse gli occhi mentre l’orgasmo la raggiunse. Io invece resistevo perciò spinsi di più e con ultimi colpi decisi schizzo il mio seme dentro la passera calda e stretta. Continuammo le belle scopate per due settimane e mi stavo innamorando quindi le proposi di venire a studiare a Milano. Sono passati sei mesi e finalmente la mia bella Marisa è arrivata e ovviamente i miei hanno insistito per farla restare in casa nostra, cosi quasi ogni giorno andiamo avanti con il nostro amore che diventa ogni giorno più forte.

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