E una storia vecchia che e successa quasi 7 anni fa quando ero appena un 18enne che aveva tutto e mi sembrava che il mondo fosse. Ma non era cosi. Purtroppo dovevo ancora ubbidire ai miei genitori e visto che ero figlio unico tutte le loro speranze e sogni erano riposti in me . Quell’ anno mia madre aveva deciso di andar a trovare la sorella che non vedeva da 7-8 anni(sposata in Spagna e non era facile per noi raggiungerla). Facevo quasi salti di gioia solo al pensiero di passare quasi un mese al sole sulla spiaggia. Volevo conoscere i miei cugini(un maschio e una femmina) e divertirmi a Estepona dove mio zio aveva una casa di vacanza. Arrivati a Malaga, prendemmo subito la macchina e dopo quasi un ora arrivammo e finalmente potei conoscere Cristina e Chavez. Lui di 3 anni più grande di me e Cristina 19 anni, bella come il sole, abbronzata, capelli neri lunghi, gambe snelle…sono rimasto senza parole. Dopo una settimana mi son reso conto che Cristina aveva un carattere non certo facile, sempre pronta alla polemica ma nello stesso tempo molto dolce a coccolona. Ogni giorno che passava mi innamoravo sempre di più di lei e al mare guardavo il costume che nascondeva le sue grazie mentre la mia eccitazione si faceva strada in maniera forte nei miei pantaloncini, portandomi sull’orlo di un erezione che mi faceva male. Anche lei mi guardava strano e non perdeva nessun occasione per stuzzicarmi. Quando successo tutto non stavo tanto bene ed ero rimasto in casa da solo mentre la famiglia era andata a fare una gita. Visto che ero da solo sono andato nella stanza di Cristina e ho le preso un perizoma, annusavo il suo odore e andando nella mia camera ho iniziato a masturbarmi l’uccello grosso sognando a lei. “Che diavolo fai?” In mezzo alla camera Cristina mi guardava piena di rabbia. Inutile dire qualcosa, visto che avevo il suo perizoma in mano. Balbettai qualcosa ma lei mi fece segno di stare zitto e mi si avvicinò. Mi mise la mano sul cazzo e mi tappò la bocca con un bacio che mi lasciò senza fiato. Dura un attimo (perché il mio cazzo era di nuovo duro) scese giù accarezzandolo tutto fino alla palle. Presi coraggio e mettendo la mano tra e sue cosce iniziai ad accarezzarla sopra le mutante e massaggiavo con forza il clitoride, impaziente di assaporare il suo gusto. La buttai sul letto e senza dire una parola ci spogliammo a vicenda, poi con la testa tra le sue belle cosce affondai la lingua tra labbra carnose e con due dita dentro iniziai a sditalinare quella figa stretta che mi faceva morire. Ci mettemmo in un 69 sensuale e le lasciai succhiare il cazzo, slinguare la cappella fino a quando non ce la feci più dall’eccitazione e mettendola alla pecora, ammirai il bel culo sodo. Ero a mille, il cazzo stava per esplodere e allora in un colpo l’affondai nella passera stretta, sentendola aprirsi sotto i miei colpi. “Dai scopami, scopami forte”, urlava, gemeva, cambiai posizione e la feci saltare sopra di me, mi cavalcava come una cavala imbizzarrita e ke vedevo gli occhi socchiusi. Non riuscivo più a trattenermi così la girai e tirando fuori l’asta cominciai a schizzarla sulla pancia e sulle belle tette sode. Ho ancora 3 settimane…vediamo cosa succederà.
La cugina spagnola
Publicato in Cugino e Cugina. Parole Chiavi figa stretta, scopata alla pecora, seghe, sessantanove, tette piccole.