Sono Sabrina, ho 54 anni e da 5 anni che vivo da sola, visto che quel porco di mio marito mi ha lasciato per una zoccola. L’anno scorso è tornato a vivere con me mio figlio Lorenzo che si è separato dalla storica fidanzata ed e tornato a vivere nella sua cameretta; l’ha trovata come l’aveva lasciata quattro anni fa perché non ho mai spostato niente. Oggi Lorenzo ha 26 anni ed è un bel ragazzo che lavora in un ufficio non distante da dove abitiamo. Lo vedo abbastanza sereno e non sembra soffrire dalla separazione. La sua compagnia mi ha cambiata la vita, ero stufa di vivere da sola, invecchiando la solitudine pesa più del dovuto. Con il suo arrivo in casa ho riscoperto il suo gusto in cucina preparandogli pasti davvero deliziosi che lui apprezza molto. In questi cinque anni da single, non ho avuto alcuna storia importante ma ho conosciuto tre uomini ed era solo sesso e niente altro. Posso dire che sono una bella donna con un fisico snello, una quarta abbondante di reggiseno e mi piace vestirmi alla moda. Ora, da più di otto mesi non scopavo e la cosa mi faceva soffrire un po’ ma delle volte mi accontentavo con i miei dildo nascosti tra lenzuola. Mi masturbo spesso, anzi, lo facevo, ora con mio figlio in casa lo faccio di meno perché non vorrei che lui sentisse i miei gemiti; già, perché quando godo mi piace urlare di piacere. Mio figlio non torna a casa per pranzare e qualche volta approfitto per godermi una masturbazione a dovere. Mi distendo sul divano con le gambe allargate e con le dita affondate nella vagina mi muovo su e giù con il bacino ed è fantastico. Poi prendendo il dildo viola (è il mio preferito perché assomiglia al cazzo grosso del mio ex amante) lo affondo prima lentamente nella vagina bagnata e vogliosa di godere di più inizio a muoverlo come se fosse un cazzo vero mentre strillo di goduria. “Mamma??” Cazzo no, e arrivato Lorenzo, so di avere le cosce scoperte e che con ogni probabilità me le starà guardando ma non riesco a muovermi, sono quassi paralizzata. “Sono tornato a casa per mangiare, cìè qualcosa?” “Che vuoi mangiare?” domando dandogli le spalle. «Fai te, mi andrebbe bene qualsiasi cosa”. A un certo punto Lorenzo mi abbraccia e mi dice “Ti manca un uomo vero?” Santo cielo che situazione! Passa le sue braccia sotto le mie e mi stringe i seni e mi bacia sul collo. Le sue mani s’insinuano nella scollatura e inizia ad accarezzare i capezzoli mentre sento la sue erezione premere sulle mie cosce. Vorrei dire tante cose ma le parole mi muoiono in gola, non proferisco alcuna frase lo lascio fare sentendo l’eccitazione bagnarmi la figa e le mutande. Ci baciamo in bocca e gli tolgo la camicia; togliendoli la cintura gli afferro il cazzo nella mano, ed è duro come un sasso, lo stringo e mettendomi in ginocchia lo prendo in bocca sentendo il buon sapore. Inizio a succhiarlo come se non ci fosse un domani mentre lui mi spinge la testa per ingoiarlo di più. Ci spostiamo sul letto ancora caldo e messi a 69 sento la lingua penetrante affondare nella figa bagnata mentre due dita si muovono nella vagina facendomi mugolare di goduria. Dopo averglielo leccato a modo, si mette dietro di me infilandomelo tutto dentro con un colpo secco muovendosi con veemenza e tenendosi stretto ai miei fianchi mentre spinge selvaggiamente affondando tutto (sentivo le palle sbattere sulla figa). Una chiavata cosi intensa non l’avevo mai fatta nella tutta la vita e lo lasciai riempirmi di tutta la sborrata calda. Per dire la verità volevo assaggiare quello sperma caldo ma lo lasciamo per una altra volta. Da quel giorno sono diventata la troia di mio figlio e dopo quella sera vorrei sentire la mazza dura anche nel culo.
La mamma è sempre la mamma
Publicato in Madre e Figlio. Parole Chiavi dildo, masturbazione vaginale, pompino, sborrata nella figa, sessantanove.