La mia amante si scopa da anni il figlio


Questa che voglio raccontarvi è una storia incestuosa realmente accaduta. La racconterò, cercando di farvi capire cosa provava il ragazzo. Il fatto accaduto, che a cambiato la vita dei due protagonisti. La storia me la raccontata la madre del ragazzo. Oggi mia amante occasionale. Veniamo ai fatti, prima devo descrivere i due. Lei una donna di quarantadue anni, un fisico asciutto, nulla di appariscente, la sua bellezza viene un po’ dall’altezza e dalla sua simpatia. Nel letto si trasforma in una pantera. Lui un ragazzo estroverso, solitario, senza amici, a volte deriso per la sua lentezza in tutto quello che fa. Nato senza un padre, che lo rifiuto, dopo in seguito riconosciuto, solo quando il tribunale gli impose la paternità.
La donna non trovo aiuto dai suoi genitori, ma fu scacciata e chiamata puttana.
Lei si diede da fare, lavorando e crescendo il suo bambino da sola. Per le sue entrate poteva permettersi un monolocale. Così il bambino cresceva dormendo nell’unica camera, più grandicello. La madre gli compro una poltrona letto, era diventato grande, la donna si era resa conto che mentre dormivano sentiva il giovane cazzo premere contro il suo ventre. Molte volte si svegliava in piena notte perché sentiva le mani del figlio su di lei, quando lo guardava, il ragazzo dormiva, era un istinto naturale, quello che il ragazzo, inconsapevole sentiva.
Quando divisero il letto, il ragazzo ci rimase male, non lo diede a vedere, ma da quel giorno, la spiava. Inizio a spiarla e quando gli capitava, cercava di toccarle il culo o il seno.
Un giorno sulla spiaggia, notai come Roberto, guardava il culo della madre, senza dare a vedere, iniziai a tenerlo sotto controllo. Con il passare dei giorni, notai come era fissato a guardare la madre, la guardava con desiderio.
Dorota, mi confido che aveva trovato le sue mutandine sporche di sperma. In quel instante si era eccitata così tanto da masturbarsi pensando al suo ragazzo e sentendo il profumo aspro della sua sperma.
L’aveva scoperto che durante la notte, il ragazzo convinto che lei dormiva, si avvicinava e l’annusava come un cane, poi andava nel bagno e se lo menava di brutto. Quando era solo in casa, cercava la biancheria sporca.
Col passare del tempo tutte le notti diventava più audace. Non si accontentava di sentire il profumo della mamma, del suo corpo, ma inizio a darle dei baci dove poteva, lei era sveglia, si eccitava a quel gioco. Robert osava e lei si dava sempre di più, gli sembrava un gioco. Lei, dal rapporto che aveva concepito il ragazzo, non aveva più avuto un uomo. Il suo giovane corpo reclamava, voleva chiavare.
Ai tempi dei fatti noi due non facevamo sesso, e venuto in seguito.
Una sera, decise di offrire al ragazzo qualcosa di più. Andò a letto senza mutande, e come lei aveva immaginato, Robert inizio prima con baciarla sul monte di venere. Prese coraggio e passo la lingua tra le labbra della figa, lei cercava di simulare, non poteva resistere a tanta eccitazione, aveva la figa come un fiume. Godeva di continuo. Fu più forte di lei. Prese la testa di Robert e la presso sulla figa, strinse cosi tanto le cosce, da soffocare il ragazzo. Lui si libero, adesso aveva un po’ di timore, la mamma poteva arrabbiarsi. Lei se lo tiro addosso, lo bacio sulla bocca e succhio la lingua del figlio. Non gli importava più nulla, voleva essere chiavata. Sentiva il cazzo del figlio poggiato sul suo ventre, mise la mano tra loro, prese il cazzo, lo guardo, negli occhi e gli disse:
“Vuoi chiavare? Mi vuoi?”
Lui assenti. Come poteva essere altrimenti? Erano anni che lo sognavano entrambi.
Lei lo guido all’ingrasso della sua figa affamata, da troppo tempo a digiuno di cazzo. Diede una spinta verso l’alto e il cazzo trovo la sua strada. Lei si senti piena, la sua figa era un lago. Se lo strinse forte a sé.
“Robert, chiavami amore della mia vita.”
Il giovane in quell’istante divento uomo, prese il comando dell’atto. Inizio a chiavarla con ardore, quasi con violenza. Era compressibile, era la sua prima chiavata. Non duro a lungo, il piacere era troppo intenso, esplose, schizzo tanta sperma che sembrava che non la voleva smettere.
Da quella notte diventarono amanti, lei gli insegno come fare godere la donna, gli fece anche dei pompini.
So che anche oggi che sono passati anni, ed è la mia amante, non si rifiuta al suo unico amore, Robert.

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