Category Archives: Madre e Figlio
Fantasie di una mamma – Prima parte
Fabio, era uno studente universitario di 21enne che viveva con sua madre, Chiara, una stupenda donna 47enne separata dal marito da tempo. Il figlio un ragazzone ormai, alto 1.80 un bel fisico atletico, ben sviluppato, spalle larghe, capelli scuri; insomma proprio un bel ragazzo. Lei una donna abbastanza in forma, alta 1.68, con una 4-a di seno che la rendeva terribilmente sexy e un bel culo che lei sapeva catturare sguardi poco casti. Il loro era un classico rapporto madre figlio, tutto sommato abbastanza tranquillo. Chiara vedeva suo figlio crescere, ormai venivano a trovarlo le prime fidanzatine e in qualche occasione era rimasto chiuso in camera con una delle sue amichette. Proprio un giorno di …
Racconti di gioventu – quinta parte (mandata da Ulisse)
La mamma di Ulisse e il “sesso” di Ulisse Questo capitolo si potrebbe anche intitolare La mamma di Ulisse e il sesso di Ulisse. Devo spiegare. Nel nominare il mio membro è necessario che io cambi, alterni il nome dello strumento del nostro, di noi maschi, piacere. Qui intendo fare una esposizione dei vari momenti in cui mia madre, la mia mamma, ha avuto a che fare con lui. Dovessi dire, scrivere tutto ci passerei sopra la notte e potrei finire con l’essere noioso. Perché il rapporto tra il mio “sesso” e il suo, cioè la vagina o se preferite la “fica” (bella, con il pelo nerissimo, non sformata dai …
Racconti di gioventu – quarta parte (mandata da Ulisse)
I DUE STALLONI DELLA CASA DI ULISSE – Parte seconda Ma il fratello-stallone le era piaciuto troppo. Le due sorelle lo amavano; i corteggiatori sparivano quando lui arrivava in licenza. Mi ricordo le visite che lei e la sorella facevano la mattina al fratello, ripeto, bellissimo; ci sono le fotografie (nessun attore di Hollywood gli può essere messo vicino), come se ne vedono pochissimi. Lui ne bloccava una in camera, l’altra se ne andava; quella mattina non toccava a lei. Una mattina toccò a mia madre. Stettero in camera fino all’ora di pranzo. Un pomeriggio, mentre dormivo al piano di sopra della grande casa nel mio letto vicino a quello …
Racconti di gioventù – terza parte (mandata da Ulisse)
I DUE STALLONI DELLA CASA DI ULISSE – Prima Parte La “Casa di Ulisse” è la casa di provenienza di mia madre in un paese della Bassa lombarda tra Brescia e Cremona. La casa di mio padre non l’ho mai frequentata, avendomi lui riconosciuto nel 1976 solo in punto di morte. Sul letto, oramai moribondo, io ammesso alle visite dalla sua famiglia, dalla sua non certo attraente moglie, voleva ancora baciarmi sulla bocca e nella bocca, come aveva fatto altre volte durante la sua malattia, facendomi il giuoco della lingua e della saliva che io avevo fatto da ragazzo sul triangolo pubico di mia madre, in mezzo ai suoi peli …
Racconti di gioventù – Seconda parte (mandata da Ulisse)
Mia madre, il mio vizio piu grande ,seconda parte Io comunque avevo la scuola, il liceo, che mi teneva molto occupato e mi ero innamorato, non ricambiato, di una bellissima ragazza. Mia madre cominciò a sentirsi male, non digeriva, rimetteva, andava a farsi visitare da dottori che la molestavano chiedendole di spogliarsi. Poi dopo qualche mese partì con mio padre per un viaggetto di tre giorni. Ho pensato molto a quel viaggio tanto strano, ma non ne ho mai parlato con mia madre, neppure quando finalmente entrammo nella confidenza “coniugale” nella nuova casa. Era inverno, faceva freddo, la nuova casa in periferia non aveva il riscaldamento. Mio padre ci suggerì(!) …
Racconti di gioventù – Prima parte (mandata da Ulisse)
Mia madre, il mio vizio piu grande ,prima parte Mio padre si è deciso a riconoscermi nel 1976 poco prima di morire. Ma a me di questi problemi di cognomi non mi è mai importato nulla. L’unica vera passione della mia vita è stata mia madre di cui ho sempre portato il cognome, anche adesso; che se pure mi ha resistito a lungo, mi ha anche molto concesso, evitandomi quel triste obbligo giovanile che è la masturbazione. Dormire con mia madre significava per me momenti di beatitudine quando la sera mi potevo accostare al suo corpo meraviglioso (i miei amici erano tutti pazzi di lei; se avessero saputo che io …