Mamma 2

La nuova situazione creava un certo imbarazzo ma la mamma continuava a comportarsi come nulla fosse. Visto che la vacanza stava per finire facciamo bagagli e sabato mattina saliamo in macchina per tornare a casa. Nei giorni seguenti la nostra vita andava avanti normalmente, finché una sera appena tornato a casa dal lavoro, l’ho trovata nel letto gemendo di dolore. “Fabio, ho una mal di schiena da morire, mi è presso il colpo della strega e non posso muovermi per niente”. Sono andato in farmacia a prendere delle medicine, ma al mattino visto che stava ancora male mi son presso un giorno di ferie per curarla. “Sarebbe meglio un bel massaggio, magari ti passa il mal di schiena”. Detto e fatto. Le chiesi di togliersi l’ accappatoio e di distendersi a pancia in giù sul suo letto; appena fu nuda e distesa sul suo letto, presi la pomata iniziando il massaggio dalla testa, scendendo pian piano sul collo mentre l’erezione mi stava facendo male nei pantaloni. Continuai con le spalle e la schiena fino a scendere sui glutei e cosce, molto eccitato alla vista del bel culo, provai a infilare la punta del dito nella figa pelosa. Vedendo che la sua reazione fu quella di allargare le gambe, pressi coraggio e lo infilai tutto, tentai un ditalino che la fece bagnare parecchio. Girandosi mi fece vedere la patacca pelosa e bagnata in tutta il suo splendore e iniziai a baciarla sulle labbra e sul collo, cosa che fu contraccambiata facendomi impazzire. Guardandola negli occhi le dissi “vorrei fare l’amore con te”. Lei prese il mio arnese e inizio a segarlo lentamente come aveva fatto la prima volta. Una voglia enorme di fare l’amore con mia madre mi aveva ormai assalito completamente, ero sopra di lei, cominciai a morderle e a succhiarle il seno grosso. Posizionando l’uccello duro in mezzo a peluria umida, lo punto sul suo buchetto e spingo con passione. Che bella sensazione… Aumento il ritmo e pompo veloce finché sento l’orgasmo arrivare e l’allago tutta, mentre lei urla il suo piacere completamente stravolta e poi si abbandona senza forze.

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