Mio figlio Massimo 2

Di sicuro ricordate il mio racconto di quando sono riuscito a inculare mio figlio Massimo. Passato un mese e non riuscivo a togliere dalla testa il ricordo di quel bel culo stretto, sodo tutto aperto sotto il mio cazzo grosso e duro. Mi veniva quasi l’acquolina in bocca solo al pensiero di sfondarlo ancora. Scopavo mia moglie quasi ogni sera, senza aver la soddisfazione che ho avuto quella volta che ho inculato Massimo. Una sera che mentre Carlotta sta dormendo mi avvicino lentamente verso la stanza di Massimo che non dormiva e mi ha sentito quasi subito “Papà, ti aspettavo” Con il cazzo arretato, l’infilo nella bocca spalancata che l’ingoia tutto, facendomi godere come un matto. Avevo davvero il fuoco dentro! Come era bravo a succhiarlo e leccarl!. Avvicina la punta della lingua e lo lambisce delicatamente, poi come avesse preso un’improvvisa decisione, imbocca la cappella e comincia a succhiare, mi fa quasi venire ma vorrei sfondare il buchetto stretto e mettendolo alla pecorina, apro le belle chiappe e sfondo in un solo colpo il bel culetto che mi fa impazzire. Ad un tratto si accende la luce e sento sgridare “ Lo sapevo, lo sapevo lurido porco che non sei altro, ora invece di scoparmi, inculi nostro figlio”. Silenzio di tomba e il povero Massimo era in uno stato pietoso e cercava di coprirsi il magnifico uccello eretto mentre la troia di mia moglie con gli occhi luccicanti (conoscevo bene quello sguardo lascivo) si avvicinava lentamente “ Visto che tuo padre è ben contento, ora non pensi che sia il mio turno, amore di mamma”. Naturalmente a disaggio Massimo non riusciva a dir niente, io nemmeno, ma mi piaceva l’idea di un magnifico sesso a tre con nostro figlio. Togliendosi l’intimo e mettendosi sul letto con le gambe allargate e la bella patacca in vista Carlotta gli disse “Dai lecca come si deve la figa dalla mamma”. Con una faccia di cane bastonato Massimo inizia a leccare la figa (penso che e stata la prima figa della sua vita) con la punta della lingua, succhiandola voracemente come se fosse un piccolo cazzo, mentre la zoccola sobbalzava sul divano, dando forti colpi di ventre contra la sua bocca e affondandogli la testa con forza gli fece assaggiare il dolce miele uscito alla vagina. Rimase sdraiata quasi inerte per un minuto, poi vedendomi eccitato mi ordinò di portare lo strap on (abbiamo una vera collezione di giocatoli erotici per le nostre orge con gli amici). Tornai con il dildo e vidi la stronza occupata a succhiare il cazzo lungo e grosso di Massimo che godeva come un matto spingendole la testa. La porca ci sapeva fare: partiva dal buchetto del culo, lo allargava con entrambi i pollici e lo leccava con gusto, poi saliva sopra i coglioni, li leccava, li imboccava uno alla volta e li succhiava delicatamente. Poi con la bella linguetta leccava tutto il cazzo fino ad arrivare alla cappella: qui dedicava la maggior parte del tempo. Leccava e succhiava l’uccello, imboccava la cappella e abbassava lentamente la testa per ingoiare completamente il cazzo fin in gola. “Mamma sborro, sborro” e lo vidi riempire con la sborra cremosa che colava della bocca ingorda. “ Adesso fai bravo che mammina t’incula”. Da bravo ragazzo che ha appena goduto, si mise alla pecora lasciandosi sbattere dal grosso dildo che lo faceva mugolare di goduria. Eccitato non riuscivo a guardare e mettendomi davanti a lui, infilai il cazzo eretto nella sua bocca lasciandomi spompinare con passione finché ansimando di piacere rovesciai la sborra nella sua bella bocca. Abbiamo passato una notte da pazzi e di sicuro non sarà l’ultima.

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