Racconti di gioventù – terza parte (mandata da Ulisse)
I DUE STALLONI DELLA CASA DI ULISSE – Prima Parte La “Casa di Ulisse” è la casa di provenienza di mia madre in un paese della Bassa lombarda tra Brescia e Cremona. La casa di mio padre non l’ho mai frequentata, avendomi lui riconosciuto nel 1976 solo in punto di morte. Sul letto, oramai moribondo, io ammesso alle visite dalla sua famiglia, dalla sua non certo attraente moglie, voleva ancora baciarmi sulla bocca e nella bocca, come aveva fatto altre volte durante la sua malattia, facendomi il giuoco della lingua e della saliva che io avevo fatto da ragazzo sul triangolo pubico di mia madre, in mezzo ai suoi peli …
Racconti di gioventù – Seconda parte (mandata da Ulisse)
Mia madre, il mio vizio piu grande ,seconda parte Io comunque avevo la scuola, il liceo, che mi teneva molto occupato e mi ero innamorato, non ricambiato, di una bellissima ragazza. Mia madre cominciò a sentirsi male, non digeriva, rimetteva, andava a farsi visitare da dottori che la molestavano chiedendole di spogliarsi. Poi dopo qualche mese partì con mio padre per un viaggetto di tre giorni. Ho pensato molto a quel viaggio tanto strano, ma non ne ho mai parlato con mia madre, neppure quando finalmente entrammo nella confidenza “coniugale” nella nuova casa. Era inverno, faceva freddo, la nuova casa in periferia non aveva il riscaldamento. Mio padre ci suggerì(!) …
Racconti di gioventù – Prima parte (mandata da Ulisse)
Mia madre, il mio vizio piu grande ,prima parte Mio padre si è deciso a riconoscermi nel 1976 poco prima di morire. Ma a me di questi problemi di cognomi non mi è mai importato nulla. L’unica vera passione della mia vita è stata mia madre di cui ho sempre portato il cognome, anche adesso; che se pure mi ha resistito a lungo, mi ha anche molto concesso, evitandomi quel triste obbligo giovanile che è la masturbazione. Dormire con mia madre significava per me momenti di beatitudine quando la sera mi potevo accostare al suo corpo meraviglioso (i miei amici erano tutti pazzi di lei; se avessero saputo che io …