Quel giorno stupendo con la cugina

Mia cugina aveva vinto un biglietto per due alle terme e siccome non poteva divertircisi come si deve con quel rincoglionito del fidanzato, mi sono offerto d’accompagnarla. Daria ha 23 anni, snella, capelli biondi e un fisico mozzafiato che fa girar la testa a multi maschioni. Abbiamo sempre abitato vicino e son stato il suo confidente di fiducia, sapendo per prima quando era stata sverginata e molte altre cose. Vederla in costume da bagno minuscolo mi faceva eccitare al massimo e facevo di tutto par nascondere il gonfiore che quasi mi faceva male. Era una bella giornata di sole, calda e mia cugina volle prendere il sole e dopo essersi spalmata la crema sul davanti, mi chiese di spalmarle l’olio abbronzante sulla schiena stendendosi sul lettino. Iniziai a spalmare l’olio e massaggiare dalle braccia, passando poi alle spalle e scendendo sino alla schiena, poi passai alle gambe, salendo più in su. Mentre massaggiavo ero completamente rapito da quell’immagine e il mio cazzo spingeva nel mio boxer. Girandosi notò il gonfiore e ovviamente iniziò a prendermi in giro” Oooo…ma cosa abbiamo li? Stai per caso pensando di scoparmi?” Cercai di dire qualcosa…ma schietto come sono dissi ” E si..infatti lo pensavo proprio”. Avrei voluto penetrarla, sditalinarla e leccarla profondamente, ma purtroppo non ne ebbi il coraggio; invece la troietta senza vergogna comincio a massaggiarmi l’uccello duro facendomi gemere di piacere. Mi sussurro al’orecchio “andiamo su” e non mi lasciai pregare due volte. Aveva delle tette morbidissime, la sentivo gemere ad ogni stretta mentre sulla fighetta aveva un triangolo piccolo di pelo. Ho infilato la lingua nel suo sesso assaporando la dolcezza infinita, ho infilato la mia lingua nella sua intimità, gustandola tutta. Messi in un arrapante sessantanove ha preso in bocca il cazzo durissimo facendo uno splendido pompino, era proprio bravissima. Con la figa bagnata l’ho fatta salire sul’uccello e ha cominciato a cavalcarlo mentre io ad ogni suo gesto la accompagnavo con una spinta dal basso e leccavo le splendide tette con capezzoli turgidi. Non ce lo facevo più e tirando l’asta spruzzai lo sperma sulle poppe. Siamo rimasti abbracciati per 15 minuti e ben contenti siamo tornati in spiaggia.

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