Sono l’amante di mia cognata

Da quando ho visto per la prima volta la mia futura cognata Alberta mi sono innamorato. Sono Marco e a quei tempi avevo 15 anni e ovviamente pensavo solo come fare per scopare le mie compagne di scuola. Infatti non ero un novizio nell’amore ma non riuscivo a innamorarmi di nessun ragazza perché nei miei sogni erotici c’era sempre Alberta. Quando mio fratello Luca la sposò, mi sentivo come una merda e ho bevuto tutta la notte cercando di ubriacarmi senza nessun successo. Dopo il primo parto Alberta aveva iniziato a ingrassare (mi piacciono le ragazze un po’ ciccione) e quello stronzo di Luca aveva cominciato a farle le corne con le sue colleghe, trascurandola e cercando ristoro tra le cosce di ragazze più consone ai suoi gusti estetici. Lei lo sapeva benissimo e cosi sono diventato il suo confidente. Meno male, cosi potevo starle vicino per una buona ragione. Alberta, trascurata dal marito, si era lasciata andare ancora di più, facendosi trascinare in un vortice di depressione senza soluzione, se non quella di mangiare e rifugiarsi nelle nostre chiacchiere giornaliere. Un pomeriggio, mentre ero intento a mettere apposto la mia vecchia Fiat, suonò il cellulare. “Marco vieni subito da me, si è rotto il rubinetto dal bagno e allago i miei vicini”. Dieci minuti dopo ero a casa di mia cognata e l’ho vista bagnata fradicia inginocchiata sul pavimento mentre cercava di raccogliere tutta l’acqua. Bella posizione alla pecorina. L’ho aiutata subito, chiudo il rubinetto e mettendomi ad aiutarla con l’acqua. Ogni tanto si piegava talmente in basso con il busto, che le cosce si scoprivano tutte mostrando un culo grosso e rotondo facendomi impazzire e non riuscivo a togliere lo sguardo dal suo culo. Non stavo più nella pelle. Il cazzo si era ingrossato e pulsava al ritmo impazzito e quasi subito lei si rese conto del mio gonfiore. “Magari tuo fratello mi guardasse cosi come fai tu ora!” Cercai si scusarmi ma lei fece un gesto che mi lascio di sasso. Si avvicinò e premendo le belle labbra sulla mia bocca mi baciò sensualmente come nessun altra donna aveva fatta fino ad allora. Mi prese una mano e l’adagiò su un seno. Aveva una pelle morbida e fresca a causa del sudore e cominciai a massaggiarle le poppe grosse sentendo eccitare i bei capezzoli scuro. Finalmente mollai lo straccio e cominciai a far scorrere le mani sul suo corpo, sul culo grosso e sulle grandi cosce. Mentre continuavamo a baciarci e slinguarci, azzardai a toccargli la fica sentendola bagnata sotto le mia dita che pian pianino affondavano dentro, facendola gemere di piacere. Finalmente il mio sogno era avverato, stavo per scopare la mia cognata. Dopo esserci scambiati carezze e baci, ci spogliammo a vicenda senza smettere si accarezzarci uno d’altro. La sentivo eccitata e vogliosa di far sesso mentre il mio corpo fremeva tutto. Sul letto Alberta con naturalezza si era inginocchiata impossessandosi del mio cazzo succhiandolo divinamente. Era un vero spettacolo ammirare le splendide tette grosse mentre lei continuava a leccarmi uccello, dedicando una lunga leccata anche ai coglioni. Alberta mi venne sopra e ci unimmo subito in un bel sessantanove dove cominciai a leccare quella bella figa cicciona e rasata. Il mio membro reclamava l’oggetto del desiderio che Alberta era disposta a darmi così la feci girare a pancia in giù. Carezzai e baciai le spalle, il dorso e lei mettendosi alla pecorina inarcò il bel culo grosso “Dai fammi sentire la grossa nerchia”. Sudato e felice affondai direttamente nella patacca umida iniziando a muovermi con forza e gemendo di piacere scaricai tutto il mio desiderio con un’abbondante schizzata di sperma che la riempì tutta. Rimase immobile sotto il mio corpo fino quando la liberai, si girò e mi disse “Questo sarà sempre il nostro segreto e visto che Luca mi tradisce, allora perché noi due non possiamo godere insieme”

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