Vorrei raccontare la mia bellissima storia con la cugina Erika. Sono Pino 18 anni siciliano DOC e da quando avevo 3 anni vivo a Bergamo insieme alla mamma. Scappammo della bella Sicilia quando mio padre fu arrestato e per vergogna mia madre si trasferì vicino a sua cugina. Dopo altri 4 anni abbiamo ricevuto la brutta notizia che mio padre era morto per infarto e da quel punto mia madre non ha mai voluto saper niente di nessun uomo. Insomma ho vissuto vicino a mia cugina e devo dire che è sempre stata la mia miglior amica: conosciamo tutti i nostri piccoli segreti e ci fidavamo l’una dell’ altro sapendo che non avremmo mai rivelato ai nostri genitori niente. Abbiamo anche la stessa passione per la musica anche se i nostri genitori avrebbero voluto che fossimo più portati per lo studio. Visto che un sabato i nostri genitori dovevano andare in un paesino un po’ lontano, decidemmo di suonare insieme e divertirci un po’. Dopo essere ritornato a casa, ho iniziato a pensare alla bella e timida Erika e mi sono eccitato ancora di più al pensiero di stringerlo tra le braccia. Che diavolo succedeva? non avevo mai avuto pensieri erotici su di lei. Non avevo mai tenuto una ragazza fra le braccia e già pensavo scoparla. Ho compreso allora che quello che provavo era eccitazione sessuale e non vedevevo l’ora di vederla giorno dopo. Quella notte appena mi ero sdraiato a letto, avevo pensato ancora a Erika e di come potevo sedurla. Il cazzo era già duro nei pantaloncini e tiratolo fuori era duro come un sasso, prendendolo in mano ho iniziato a stringerlo, muovendolo su e giù più forte finché un grande spruzzo è uscito e mi è andato sopra le mie mani, le palle e l’ inguine. Sono andato in bagno a pulirmi e tornando sul letto finalmente sono riuscito ad addormentarmi. Sabato mattina, non appena i nostri genitori se ne erano andati, sono andato a casa di Erika che mi aspettava con un paio di pantaloncini corti e una magliettina corta. ” “Vieni, andiamo in cantina, lo useremo come studio,” e mi ha condotto giù per i gradini che portavano in cantina. Non potevo smettere di guardare le belle gambe snelle e mentre spostavamo i mobili sono riuscito a vederle anche i bei seni non troppo grossi (proprio come vedevo nelle riviste porno quando mi masturbavo). Abbiamo suonato a chitarra per mezz’ora, poi annoiati e ci siamo messi sul divano, prima d’iniziare a ballare un soft-rock. Era un’ottima ballerina ed il ballo faceva muovere ogni parte del suo corpo e non portando reggiseno i seni si muovevano dappertutto sotto la camicia tanto che dovuto distogliere lo sguardo. Troppo tardi, prima ero eccitato, ma non era niente confronto a quanto lo ero in quel momento. Ballavamo insieme ed avevo messo una mano sulla sua spalla tirandola verso di me, chinandomi un po’ ho messo le mie labbra contro le sue e l’ho baciata dolcemente. Per un attimo il tempo si era fermato e lei mi aveva guardato negli occhi, poi si era chinata e aveva appoggiato le sue labbra sulle mie baciandomi sensualmente. Il mio primo vero bacio. Abbiamo continuato a baciarci a lungo poi finalmente ci siamo allontanati e la mia erezione era ritornata alle stelle. Erika ha notato subito il mio imbarazzo e mettendo la mano sopra mi aveva chiesto “Non hai mai fatto sesso finora?” Non ho detto niente, continuavo a baciarla con passione e mi disse “Pino mi sembra che ci siamo insegnati bene come baciare, non potremmo provare altre cose?”. Ero morto e arrivato tra gli angeli? Distesi sul divano senza smettere di baciare, ho toccato le sue mutande e trovandole bagnate, ho infilato la punta di un dito nella piega e l’ho trovata caldissima. Mettendomi in ginocchio ho iniziato a leccarle la passera stretta, ben depilata, con il clitoride rosa rosa, mentre lei gemeva di piacere finché ho sentito un sapore diverso nella bocca e ho assaggiato il dolce miele. Subito si era alzata in piedi e spingendomi sul divano, mi tolse i boxer ” Oooo che bel uccello grosso” disse elo prese i bocca succhiandolo divinamente. Io all’apice del piacere non riuscivo a trattenermi e le allagai la bocca di sperma, dopo di che rimasi muto come un pesce. Passati 15 minuti si ritrovammo in un eccitante 69 e assaggiai ancora il sapore della bella figa calda, poi la porcella si mise sopra il mio cazzo e saltellando come una cavalla imbizzarrita lo press in tutta la sua lunghezza mentre io le toccavo i capezzoli strofinandoli lentamente “Dai, vengooo vengoo” urlò e mi senti il cazzo allagato. Il suo orgasmo era evidente, continuai a scoparla con furia e quando sentii che non riuscivo più a trattenermi la strinsi per le chiappe e venni anch’io. “Sei una donna stupenda per la mia prima volta… ed è stato bellissimo” Adesso dopo due anni che siamo insieme andiamo all’università e ovviamente la nostra storia continuerà.
Sverginato da mia cugina
Publicato in Cugino e Cugina. Parole Chiavi cazzo in bocca, figa stretta, sborrata nella figa, sessantanove, tette piccole.