Salve, mi chiamo Giambattista e oggi voglio raccontarvi una delle avventure più incredibili che mi sia mai capitata. Ho 27 anni e lavoro come barista insieme a mia cugina più grande: Chiara. Lei ha 30 anni, è sposata e insieme abbiamo avviato questa soddisfacente attività. Io e mia cugina siamo soliti lavorare sino a tarda notte, ma mai mi sarei aspettato che potesse accadere qualcosa del genere. Qualche settimana fa abbiamo organizzato una serata karaoke al bar. A causa del vasto numero di clienti, siamo dovuti restare a lavoro sino alle quattro del mattino. Tutto procedeva come al solito, io sistemavo il bancone, mentre lei puliva in terra. Da tempo avevo notato il bellissimo culo di mia cugina, ma quel giorno, forse perché aveva dei pantaloni super attillati o forse perché ero annebbiato dalla stanchezza, lo era ancora di più. Lei notò che le stavo guardando il culo e disse:
“Giambattista pensa a sistemare il bancone, non stare a fissarmi”
“Scusami Chiara, è che il tuo culo è proprio da sogno” dissi.
Lei ebbe una reazione inaspettata.
“Lo vuoi vedere meglio?” disse. E nel frattempo che terminava la frase, si abbassò i pantaloni e si inchinò leggermente mostrandomi che non indossava le mutandine. Non posso negare che a quella vista mi eccitai tantissimo.
“Almeno tu lo apprezzi, mio marito sta sempre dormendo quando torno da lavoro. È da più di un mese che non facciamo sesso”
Da quel momento capii che la porca di mia cugina era davvero vogliosa di cazzo e che forse mostrarmi il sedere in quel modo era un modo per dirmi di scoparla. Io azzardi dicendole:
“Vieni qua dietro il bancone Chiara, ci penso io a te”
Lei non se lo fece dire due volte. In una lampo era lì di fronte a me. Le infilai una mano nei pantaloni e iniziai a toccarle la passera. La porca era già bagnata. Le misi prima un dito, poi due e iniziai a masturbarla dietro il bancone. Lei fece lo stesso. Mi sbottonò i pantaloni e prese in mano il mio cazzo. Inaspettatamente, si mise sulle ginocchia. Iniziò a farmi un pompino. Stavamo praticando un vero e proprio incesto tra cugini. Mi stava succhiando come una vera esperta. Poi si fermò e disse:
“Giambattista, scopami, non resisto più”
La misi sopra il bancone del bar. Le allargai le gambe e la penetrai. Spingevo il mio cazzo lentamente, ma sino in fondo all’interno della sua figa rasata e calda. Nel frattempo la troia di mia cugina si toccava il clitoride.
“Aaah si, fammi tua. Scopami. Voglio un orgasmo” diceva.
Io continuai a penetrarla velocemente, sino a quando non sentii la sua figa letteralmente pulsare di piacere.
“Giamby sto venendo, aaah, aaaah!”
Mia cugina ebbe uno squirting esagerato e mi riempì la maglietta dei suoi umori. Alla vista di quella figa completamente bagnata non resistetti più.
“Vengo, vengo anche io Chiara!”
Sborrai dentro la sua passera umida. Mia cugina aveva un grosso sorriso sulla faccia, si rimise le mutande e continuammo a pulire il bar. Da quel giorno facciamo sesso dentro il bar ogni notte.