Mi chiamo Leonardo e vorrei raccontare la mia prima esperienza omosessuale con mio zio. Mia madre è italiana e mio padre francese, viviamo in Francia e quasi ogni anno passo le vacanze estive in Puglia da mio nonno materno. Avevo 17 anni quando è successo tutto ed ero curioso di tutto ciò che era sesso dal primo bacio con le ragazze al primo approccio sessuale. Come sempre mi piaceva aiutare nel giardino (mi mantenevo in forma il fisco palestrato) e dopo aver lavorato una intera mattina con mio zio Franco, l’ho lasciato a far la doccia per primo. Fino a quel giorno non mi ero interessato ad un uomo, sapevo cosa era un gay, ma non mi ero mai sentito attratto da nessun mio coetaneo. Non so cosa mi è passato nella mente e ho iniziato a sbirciare dalla porta socchiusa ammirando le cosce muscolose e toniche dello zio e il suo bel fisico e senza far nessun rumore andai a vederlo da più vicino. Più tardi lui mi ha raccontato che si era accorto della mia curiosità e voleva vedere fin a che punto ero disposto ad arrivare. A un certo punto lo zio si era girato e mi aveva detto di raggiungerlo sotto la doccia, cosi potevo lavargli la schiena. Un po’ in imbarazzo visto che il gonfiore del mio cazzo eretto, lo raggiunsi tenendomi addosso i boxer. “Togliti anche quelli, non credo che tu faccia la doccia vestito cosi”. E mio zio, che aveva capito la mia curiosità, cominciò a passarmi la saponetta sulla schiena, accarezzandomi fino al fondo schiena e scendendo più in giù giusto sul mio buchino. Sentii le sue dita insaponate entrare fra le mie natiche fino ad appoggiare il suo dito sul mio orifizio anale ed iniziare a penetrarmi lentamente mentre io sentivo per la prima volta qualcosa di duro nel culo vergine. Iniziò a muovere il dito avanti in dietro sempre con più forza, mentre io con gli occhi socchiusi gemevo di piacere spingendomi con forza verso il dito. Non posso dire quanto durò quel momento, ma so che quando finì, sentii il suo cazzo eretto appoggiato sul mio ano e piegandomi in avanti lo lasciai penetrarmi in un solo colpo. Mettendomi le mani sulla bocca per non urlare, divaricai le gambe il più possibile e lasciai che il cazzo enorme affondasse nell’ ano stretto, supplicando di incularmi più profondamente. Poco a poco mi sentivo allargare il culo, non provavo dolore ma un piacere così intenso che non saprei descrivere, un piacere eccitante, sentire come mio zio gemeva entrando più forte dentro il mio buco. Cominciò a incularmi con forza mentre quell’uccello entrava e usciva, lo sentivo spingere duramente e mi chiedevo se aveva mai provato anche con altri ragazzi. A un tratto tirà fuori quel grosso arnese e girandomi me lo piazzo in bocca e comincio a scoparmi come poco prima aveva fatto con il mio culo. Cercai di dar tutto me stesso e iniziai a ciucciarlo (mai aver provato finora la sensazione di sentire un cazzo in bocca) finché sentii un fluido caldo allagarmi la gola. Ero cosi eccitato che iniziai a masturbarmi l’uccello e ansimando di piacere schizzai tutto lo sperma sulle mie mani. Ci lavammo e Franco mi sussurrò ” Sara il nostro piccolo segreto e spero che potremo goderci meglio la tua vacanza”. Sono passati tre anni da quella esperienza erotica e non ho mai provato con nessuno orgasmi più intensi e profondi.
Una vacanza estiva con zio
Publicato in Zio e Nipote. Parole Chiavi culo vergine, ditalini anali, gay, scopata in bocca, sesso anale.