A raccogliere funghi con mia figlia 2

Erano passate un paio di settimane dall’episodio accaduto con mia figlia Elena e non passava nemmeno un giorno senza pensare a una bella scopata. In quei giorni, ogni volta che ci vedevamo, i nostri sguardi si incrociavano in modo strano e non riuscivo a capire davvero se lei volesse dimenticare ciò che era accaduto. Un giorno decisi d’andar più tardi a lavorare e la raggiunsi in cucina, dove si preparava il caffè. Alla vista delle belle cosce toniche e il culetto coperto con un perizoma minuscolo avevo già il cazzo in tiro. Mi avvicinai a lei e l’abbracciai da dietro, toccandole le belle tette e piazzandole l’asta eretta sulle chiappe. Si voltò e iniziammo a baciarci come due pazzi, spostandoci lentamente sul letto. Mi si inginocchiò davanti e togliendomi i boxer tirò fuori il mio cazzo eretto e lo sentii avvolto nella bocca calda e morbida. Mi spompinava come mai avrei creduto, nemmeno sua madre non era cosi brava. Avevo avuto tante donne, tante ragazzine che mi avevano succhiato il cazzo, ma mia figlia le batteva tutte. Togliendosi il piccolo perizoma mi fece vedere la bellissima fica depilata con le labbra carnose. Lentamente si mise sopra di me, strofinandosi la passera stretta sul mio cazzo durissimo e poi, con un lento movimento, si impalò sopra di me prendendolo in un solo colpo. I suoi movimenti erano sempre più rapidi e io le afferrai il bel culetto con le mani mentre spingevo forte. Il rumore del mio cazzo dentro la sua fica era eccitante, il suo profumo fortissimo mi avvolgeva, era stupendo scoparmi mia figlia e leccarle le bellissime tette grosse e sode. Lei capì quando ormai stavo per sborrare e tirandolo fuori mi lasciò sborrare sulla passera, poi rapidamente l’afferrò e se lo cacciò in bocca, leccando gli ultimi fiotti del mio sperma.

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