Author Archives: Corrado.L
In Germania dalla nonna
Finalmente la scuola era finita, gli esami altrettanto. A casa tutti contenti, mamma organizzo una piccola festa. Mia madre e una donna stupenda, bellissima, e una tedesca in tutto, era assistente di volo e papa pilota, lei smise di volare il giorno del matrimonio. Appena sposati, mamma non ci penso due volte e decise di vivere in Italia, nella villa in Toscana, dai nonni paterni. Anche i nonni tedeschi vivevano in campagna, il nonno era un uomo prepotente e ubriacone, erano due anni che avevano divorziato. Nonna viveva da sola e insegnava nella piccola scuola del paese, mi aveva chiesto se mi andava di passare le vacanze da lei, accettai …
In crociera con mamma
Il matrimonio dei miei genitori arrivo a limite, non si sopportavano più, dare delle colpe non saprei. Non ho voluto schierarmi con nessuno dei due, anche se sono più legato alla mamma, non scrivo per retorica, tutti i figli sono legati molto di più alla madre. La colpa che posso dare a mamma e che lei e una donna dura, e titolare di una società di navigazione e forse questa e la causa di tutti i mali. Non sono qui a raccontare la vita di mia madre perché non interessa a nessuno. Dai capelli neri lunghi e vaporosi, carnagione scura, e come fosse sempre abbronzata, alta, una quarta di seno …
La zia americana e la cugina Rosy
Avevo venti anni e da due lavoravo sulle navi, la nave dove ero imbarcato, non era una di linea, si diceva che erano navi che vanno alla busca,( sarebbe come vanno dove capita, sono come i camion che sono fermi intesa) un giorno mentre svolgevo il mio compito, passo di là il terzo ufficiale, mi disse che dopo Rio della Plata, un porto Argentino si andava a porto Elizabeth New Jersey, ne fui contento, li c’era mio zio con la moglie che non avevo mai visto, solo nelle foto di matrimonio, e c’era anche una zia di mamma, ma quella che mi attirava era la figlia di questa ultima più …
E bella la mia zoccola nonna
Avevo litigato con mia madre e con papa, la solita storia, io volevo fare una cosa e loro pretendevano che dovevo fare quello che volevano loro, erano i loro sogni, sembrerà strano in questi tempi. Mi piaceva la terra, coltivarla, allevare bestiame e andavo matto per i cavalli. Mi ero iscritto alla facoltà agraria, apriti cielo, la guerra in casa, avevo risposto male a tutti e due, mi ero chiuso in camera mia, più tardi mamma mi chiamo. – Luca vieni a tavola e pronto. – Non ho fame lasciami stare. Dopo alcuni minuti, di nuovo bussarono. – Lasciatami stare. – Luca sono nonna Valentina, aprimi. Solo a sentire il …
Una strana chat mi porta ad una orgia
Tutte le storie iniziano con c’era una volta, questa e una storia vera, io desidero raccontarla cosi semplicemente senza se, ne, ma. E la verità, quello che mi accingo a raccontare che poi ci crediate o no, non importa. Non mi trovo nella possibilità di mostrare le prove che dico la verità. Tutto ebbe inizio un po’ stranamente, un pomeriggio ero in camera mia a studiare, avevo il portatile acceso, notai che su Skype c’era una certa Mary in linea. Non era tra i miei contatti, mi chiedeva di accettare l’amicizia, accettai, provai a chiamarla non rispose. Mi scrisse “Io non rispondo se vuoi scrivi, lo preferisco”. Ebbe inizio una …
Con mamma e mia figlia
Il mio matrimonio andava male, ogni giorno peggio, mia moglie non era mai contenta di nulla, non si sentiva realizzata, la soffocavo con il mio amore e si sentiva prigioniera. In questi casi la colpa non e mai di uno solo. La mia colpa era di amare lei e nostra figlia di diciotto anni. Un giorno tornai dal lavoro, trovai l’appartamento vuoto, sul tavolo in cucina un biglietto. “Non volermene, ti prego abbi cura di Piera. Non ho cercato di portarla con me per due ragioni, la prima e che ama più te che me e la seconda che non so dove vado e dove mi fermerò, addio Silvia.” Girai …
Con la nonna e la mamma
Da quando il nonno non c’era più, un bravo uomo, gli volevo bene, come si usa dire, la vita continua, mia nonna Teresa venne a vivere da noi. Lei ha sessanta tre anni e io ho venti anni. I miei genitori, sono due dottori, e io figlio unico e viziato dalla mamma e dalla nonna. Le persone che conosco mi definiscono un bel ragazzo. Un giorno tornai a casa prima del tempo, uno sciopero dei docenti, entrai in casa senza bussare pensai che nonna di sicuro fosse uscita per fare la spesa, andai in cucina presi una Fanta per andare in camera mia dovevo passare davanti a quella di nonna, …
Realizare un sogno amare la mamma e la zia
Da bambino mi piaceva giocare con le ragazzine con le bambole, non sono gay ma mi piaceva vestirle e pettinarle a modo mio secondo quello che avevo in testa, la mia fantasia. Ho una sorella più piccola di me, lei iniziava i primi passi nella scuola di taglio e cucito, iniziai a fare dei disegni d’abiti femminili e lei cercava di realizzarli. Nella provincia di Napoli i genitori poveri cercavano di mandare il figlio maschio a imparare un mestiere, quando dissi che volevo fare il parrucchiere per donne, mio padre inizio a imprecare che aveva fatto un figlio ricchione, mia madre lo convinse che non cera niente di male lavorare …
Un amore di mamma
Un pomeriggio d’estate di qualche anno fa, ero disteso sul letto di mamma, ero in uno stato di dormiveglia, lei entro guardo verso di me, apri il tiretto del comò, e prese una mutandina, guardo di nuovo verso di me, come si era rassicurata che dormivo si sollevo il vestito, e si tolse le mutandine. Rimasi senza fiato, aveva una fica bellissima, non ne avevo mai vista una così, lei usci, ed io mi ero eccitato a più non posso. Mi alzai e andai in bagno. Mi chiusi dentro e cercai nel cestino della biancheria sporca, erano li le presi e me le portai al volto, tirai fuori il gigante, …
Devo lasciare il letto della mamma
Mai in vita mia avrei immaginato di poter soffrire tanto per gelosia. E ancor meno avrei potuto sospettare, fino a qualche anno fa, quale sarebbe stato l’oggetto di questo lacerante sentimento. Parlarne con qualcuno non potrei, scrivere è l’unica soluzione, anche se nascondermi dietro a uno pseudonimo mi costa comunque molto. La mia esperienza è di quelle vergognosissime da ammettere e che pesano tanto sulla coscienza. Non cosi tanto, comunque, da indurmi al pentimento. Ma ecco la mia storia: Vivevo una vita serena, la mia famiglia era unita e felice. Io frequentavo l’università, i miei lavoravano nel loro grande negozio di articoli sportivi e giocattoli. Guadagnavano bene. Non potevo lamentarmi, …