La prima volta con Amalia 3

Quel venerdì mattino prima di andare a scuola andai in cucina per salutarla e per prendere il caffè. La trovo come il solito, senza mutande pronta a lasciarsi accarezzare e stuzzicare la bella passera (meno male che la mamma usciva presto di casa). Non faccio in tempo per prendermi il caffè e noto che mi sta sbottonando i jeans, per poi infilare la mano nei boxer e toccarmi il cazzo. “Amalia…devo andare a scuola, se no..guai a me”. Dopo aver fatto su e giù con la mano sul mio uccello per qualche secondo, lo prende in bocca e inizia a farmi morire slinguando la cappella per poi ingoiarlo fin alla base. Stavo quassi per venire e senza pensare troppo la butto sul tavolo e cominciò a strofinarle il clitoride, le lecco profondamente le labbra finché si separano, invitando le dita ad entrare e masturbarla fin ad assaggiare il dolce sapore del suoi succhi. Già lubrificata le allargo per bene le gambe e in un solo colpo affondo con passione nella passera che avvolge strettamente l’uccello e la scopo con forza facendola gemere e chiedere di più. Per godere meglio ci spostiamo sul letto grosso e saltandomi sopra s’impala sul cazzo, cavalcandolo mentre le sditalino lentamente il buco del culo vergine. Se non ho avuto la fica vergine…almeno magari posso sfondarli il culo, penso. Mettendola alla pecorina comincio a leccarla partendo dal clitoride fino al buco del culo. Sempre più eccitato metto due dita in bocca e poi nel culo per lubrificarlo. Amalia cercava di opporsi e nello stesso tempo mugolava di goduria. Le infilai prima la cappella per farla abituare mentre essa si masturbava forte il clitoride. Quando si sentì la cappella dentro, prima diede un urlo ma quando si sentii il cazzo affondare lentamente prese a muoversi lasciandosi allagare il culo vergine con tutto lo sperma. Già..vado alla scuola felice come mai fino ad allora.

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