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Mi scopo la nipote ucraina
Mia moglie e ucraina, bellissima gnocca bionda, una gran fica e brava, sia a letto che nel condurre la casa. Non è la mia vita matrimoniale che voglio raccontarvi, ma quella della cugina, una bambola. Andiamo con ordine, non ero mai stato al paese di mia moglie, a causa degli affari si rimandava sempre. Una sera la mamma di mia moglie, mia suocera, che e vedova, ci invitò con insistenza, mia moglie, non capisco il motivo, rifiutò. Io per scherzo dissi “Se mi vuoi mamma, vengo io da solo”, lei mi rispose “La casa e aperta, vieni quando vuoi”. Dopo che chiudemmo skype, dissi a mia moglie. – Io scherzavo, …
I 130 kili di mia suocera
Sembrerà una storia assurda eppure è vera. Tutto iniziò una mattina, mia moglie uscì per fare la spesa ed io restai in casa con mia suocera. Mia suocera non l’avevo mai considerata come donna, un po’ per l’età un po’ perché era grassa e un po’ perché era pur sempre la madre di mia moglie. Non ricordo come andò il discorso, mentre prendevamo il caffè, cadde sull’età che avanza, lei mi disse: – Piero guarda che io anche se ho l’età che ho, non credere che non sia più una femmina! – Mamma cosa vuoi farmi credere che saresti ancora disposta a fare l’amore? – Perché pensi che non potrei? …
Menage a trois con mia suocera
Come tutti i ragazzi di questo mondo, si cerca una ragazza per farci l’amore, che poi si cerca per scopare e poi magari diventa tua moglie e cosi vissero felici e contenti. Cosi doveva essere anche per me, non andò come nei romanzi rosa, fu molto diverso e questa e la mia storia. Nello stesso stabile dove abitavamo varie famiglie, molti di noi eravamo coetanei, cercavamo le prime esperienze sessuali. Noi ragazzi ci prendevamo le misure a chi ce l’aveva più lungo, chi sborrava la prima volta, sembrava una conquista da dire e mostrarlo a tutti gli amici. C’erano le ragazze che si atteggiavo a donne, che non erano altro …
Una Vendetta in Famiglia – parte 5
Puoi dire a me, posso fare qualcosa. Non so se posso. Gli feci una carezza, al viso per incoraggiarla, dimmi senza timore. Volevo chiedere se poteva prestarmi diecimila lire. Vieni con me, la presi per mano, andammo in cucina, prepara il caffè vengo subito, che ai paura di me ti vedo indecisa. Non ho paura, cosi mi sento a disaggio, chiedere i soldi. Non ci pensare, fai il caffè, andai nel salone, presi la bibblia, nascondevo dei soldi, quella stronza era sempre a caccia di soldi, mi era proibito lasciare, il portafoglio, presi centomila lire, tornai da lei, la caffettiera borbottava, lei aveva preparato le tazzine, lo verso, bevemmo guardandoci …