Mia madre è una calda siciliana

Ciao a tutti, il mio nome è Federico e vorrei raccontarvi una storia. Una cosa che è successa tra me e mia mamma Concetta qualche tempo fa. Ho 43 anni e da due vivo da solo, visto che mia moglie Anna mi ha lasciato per un suo collega con il quale si sono trasferiti all’estero; mia figlia Letizia che ci ha visto più di un’occasione e mezza ha scelto di andare con la mamma. Vivo da solo in un piccolo appartamento vicino a mia madre che non perde occasione di aiutarmi con le faccende domestiche. Non posso dire che Concetta sia una splendida donna, ha 63 anni, 1.60 ed e un po’ cicciotella con un seno grosso. Una sera, tornato a casa verso le otto, trovo mia madre in cucina vestita solo con un accappatoio stretto abbastanza che lasciava vedere le gambe affusolate in un paio di reggicalze con tanto di merletto. Con quella visione sexy di mia madre a novanta, il mio cazzo era già bello in tiro e lei sembrava non essersi accorta della mia presenza. Chi lo sa spiegare il perché ma persi i freni inibitori. Girandosi mia madre mi vede, nota subito il mio gonfiore e avvicinandosi mette la mano sopra accarezzandola sensualmente. Come appresi più tardi era parecchio tempo che mia madre desiderava portarmi nel suo letto. Si era interessata a me perché sapeva della mia passione per le donne mature (e perché mi reputava esperto) ed evidentemente non aveva fatto i conti con la mia porcaggine. La vidi aprire le cosce “Vieni fammelo sentire, e’ tanto che non ne tocco uno buono”. Mi invitava a scoparla e senza pensare due volte, toccai le mutande (già bagnate) e infilai la mia lingua nella sua fregna. Leccai più che appassionatamente tutto il nettare che fuoriusciva copioso. Un forte odore di sesso colpiva le mie narici come a invogliarmi a aumentare il ritmo della leccata mentre lei ansimava come una cagna in calore” Mhmm…Si uguale a to patri, nu porco vastasu, ma chi sapi comu piari na fimmina (sei un porco bastardo come tuo padre ma che sa come si prende una donna)” disse mia madre nel suo dialetto. Era giunto il momento di far sentire al mio cazzo grosso quanto calda fosse la sua figa matura e mettendola alla pecorina sul tavolo di cucina la sfondo con un solo colpo deciso affondando tutto nella patacca umida. Evidentemente il ritmo che avevo impostato era buono ma non sufficiente a farla venire perché mia mamma a un certo punto della scopata comincia a muoversi come un metronomo. Acceleravo e deceleravo i colpi di cazzo in base al movimento dell suo culo. Quella cosa mi stava facendo venire se non si fosse sbrigata anche lei le avrei inondato la figa. “Mamma sto venendo, lo vuoi dentro?” “Si…Mhmmm… dentro fammela sentire bella calda. Dai che dopo te lo ripulisco per bene con la bocca, dai brutto porco, vienimi dentro”. Era troppo per me. Ebbi un sussulto improvviso e cominciai a eruttare sborra a più riprese nella fica di mia madre. A ogni fiotto lei si contorceva come in preda ad un attacco epilettico e alla fine si mise in ginocchia e mi pulì il cazzo con belle leccate di cappella.

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