Mio zio è piu bravo del mio fidanzato

Sono Silvia ho 21 anni: mora con la pelle olivastra, tette piccole, alta 1.78 (sto facendo pallacanestro), nata a Salerno e da due anni che vivo a Bergamo frequentando l’università. Una o due volte alla settimana vado in casa dei miei zii quasi 50 enni che vivono da soli, visto che le mie cugine hanno preferito studiare a Milano. Un giorno, appena uscita dalla scuola decisi si far un salto dalla zia Cristina per salutarla e fare due chiacchiere ma per la mia sfortuna pioveva e non avevo il ombrello. Arrivo fradicia con i vestiti e capelli bagnati e mio zio Luca mi apre la porta “ Silvia sei tutta bagnata ”, mi porta subito un asciugamano mentre non smetteva di brontolare. Gli chiesi dalla zia e mi risposte che lavorava fin tardi. Buh, non volevo disturbarlo, ma quando mi portò dei vestiti asciutti, notai che mi fissava. Lo ringraziai e andai in bagno a togliermi i vestiti grondanti di acqua. Mi ero tolta tutto, tranne la biancheria intima e stavo aspettando che lo zio mi portasse i vestiti asciutti quando notai, dallo specchio del bagno, che la porta era socchiusa e… dietro potevo intravedere benissimo mio zio con i pantaloni calati e la mano sul pacco mentre se lo menava. Trattenni l’urlo che avevo in gola. Che dovevo fare? Lui non si era minimamente reso conto di essere stato scoperto e, anzi, inizio ad ansimare. Ero imbarazzata, impacciata ma in un certo modo anche affascinata. Non era come il mio ragazzo, della mia età, inesperto e timido. Li fuori c’era un uomo maturo che si stava masturbando furiosamente per me. Me, la sua nipotina, che aveva visto crescere, con cui aveva giocato quando era piccina. Iniziai a provare una sorta di calore nelle mutandine. Decisi di buttarmi. Aprii la porta. Lo zio resto immobile. Diventò rosso e poi bianco, con la bocca aperta e gli occhi sgranati. “Silvia… io, mi dispiace”. A me non dispiaceva affatto visto che quello stronzo di mio fidanzato mi faceva le corna. Non sapendo più che dire, mi avvicinai semplicemente a lui e gli posai una mano sul grosso e duro membro pulsante mentre lo lasciai ad accarezzarmi le tette con i capezzoli turgidi. Lo sentii trasalire e tremare. Senza smettere di palparmi i seni, il zio si chino e inizio a baciarmi la schiena, a leccarmi, sempre più in basso mentre le sue mani avevano iniziato a massaggiarmi la patatina. Ero già bagnata e lui mi leccava il clitoride e il bucchino dietro facendomi godere anche forti ditalini vaginali. Ero in un delirio di piacere, non capivo più nulla. Allora lo zio mi fece voltare e inginocchiare. Tenendomi i capelli con una mano, mi avvicino la testa al suo bellissimo cazzo. Non ebbe nemmeno bisogno di dirmi cosa fare. In un attimo la mia bocca lo avvolgeva, calda e bagnata di saliva. Aiutata dai movimenti che lo zio mi faceva compiere sempre tenendomi i capelli, iniziai a succhiare, sempre più veloce. Intanto gli accarezzavo le palle, gliele massaggiavo e capii che gli piaceva molto. Sentivo il suo membro in gola, grosso, quasi soffocavo ma mi piaceva da morire sentir in bocca quel ben di dio. Lo sentii dire ” Non sospettavo di avere una nipotina cosi troietta… Mi stavi facendo impazzire.” Per quanto ero eccitata non volevo altro che sentire qual cazzo grosso piazzato nella mia figa bagnata. Mi fece appoggiare al tavolo della cucina e poi divaricare le gambe. Sentii il suo cazzo iniziare a spingere, sempre più forte… gemevo, mi piaceva. E poi, con un colpo secco, era dentro di me. Mi sforzai di non urlare. Lo zio iniziò a muoversi dentro di me, tenendomi stretta per le natiche, cosi forte da lasciarmi i segni. Lo sentivo spingere disperatamente e mugolare di piacere mentre i suoi colpi secchi mi facevano quasi perdere i sensi. Non avevo mai sentito un piacere cosi intenso nemmeno con il mio fidanzato. Dopo qualche minuto, sentii il liquido caldo schizzarmi nella pancia e lo zio urlare. Tremanti, con il suo cazzo ancora dentro di me, ci stringemmo con passione, sentendolo dire “Ogni martedì pomeriggio sono da solo, ti aspetto piccola mia”.

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