Con mamma e mia figlia
Il mio matrimonio andava male, ogni giorno peggio, mia moglie non era mai contenta di nulla, non si sentiva realizzata, la soffocavo con il mio amore e si sentiva prigioniera. In questi casi la colpa non e mai di uno solo. La mia colpa era di amare lei e nostra figlia di diciotto anni. Un giorno tornai dal lavoro, trovai l’appartamento vuoto, sul tavolo in cucina un biglietto. “Non volermene, ti prego abbi cura di Piera. Non ho cercato di portarla con me per due ragioni, la prima e che ama più te che me e la seconda che non so dove vado e dove mi fermerò, addio Silvia.” Girai …
Con la nonna e la mamma
Da quando il nonno non c’era più, un bravo uomo, gli volevo bene, come si usa dire, la vita continua, mia nonna Teresa venne a vivere da noi. Lei ha sessanta tre anni e io ho venti anni. I miei genitori, sono due dottori, e io figlio unico e viziato dalla mamma e dalla nonna. Le persone che conosco mi definiscono un bel ragazzo. Un giorno tornai a casa prima del tempo, uno sciopero dei docenti, entrai in casa senza bussare pensai che nonna di sicuro fosse uscita per fare la spesa, andai in cucina presi una Fanta per andare in camera mia dovevo passare davanti a quella di nonna, …
Realizare un sogno amare la mamma e la zia
Da bambino mi piaceva giocare con le ragazzine con le bambole, non sono gay ma mi piaceva vestirle e pettinarle a modo mio secondo quello che avevo in testa, la mia fantasia. Ho una sorella più piccola di me, lei iniziava i primi passi nella scuola di taglio e cucito, iniziai a fare dei disegni d’abiti femminili e lei cercava di realizzarli. Nella provincia di Napoli i genitori poveri cercavano di mandare il figlio maschio a imparare un mestiere, quando dissi che volevo fare il parrucchiere per donne, mio padre inizio a imprecare che aveva fatto un figlio ricchione, mia madre lo convinse che non cera niente di male lavorare …
Zia sexy rimane a casa per accudire il nipote ammalato
Ma che gran sfiga ragazzi! Da qualche giorno sono costretto a letto a causa di una brutta caduta con il motorino. Non so come sia successo ma mi sono ritrovato a faccia a terra in mezzo alla strada e mi sono rotto la gamba. Probabilmente ne avrò per almeno un mese e questo mi costringe a chiedere aiuto anche per andare in bagno. Per fortuna che a casa ho l’aiuto di mia sorella e di mia zia che rimane la sera a tenermi compagnia. I miei genitori hanno un ristorante in centro e mia sorella esce con il fidanzato per cui lei, mia zia Arianna, si è prestata molto gentilmente …
Un amore di mamma
Un pomeriggio d’estate di qualche anno fa, ero disteso sul letto di mamma, ero in uno stato di dormiveglia, lei entro guardo verso di me, apri il tiretto del comò, e prese una mutandina, guardo di nuovo verso di me, come si era rassicurata che dormivo si sollevo il vestito, e si tolse le mutandine. Rimasi senza fiato, aveva una fica bellissima, non ne avevo mai vista una così, lei usci, ed io mi ero eccitato a più non posso. Mi alzai e andai in bagno. Mi chiusi dentro e cercai nel cestino della biancheria sporca, erano li le presi e me le portai al volto, tirai fuori il gigante, …
Devo lasciare il letto della mamma
Mai in vita mia avrei immaginato di poter soffrire tanto per gelosia. E ancor meno avrei potuto sospettare, fino a qualche anno fa, quale sarebbe stato l’oggetto di questo lacerante sentimento. Parlarne con qualcuno non potrei, scrivere è l’unica soluzione, anche se nascondermi dietro a uno pseudonimo mi costa comunque molto. La mia esperienza è di quelle vergognosissime da ammettere e che pesano tanto sulla coscienza. Non cosi tanto, comunque, da indurmi al pentimento. Ma ecco la mia storia: Vivevo una vita serena, la mia famiglia era unita e felice. Io frequentavo l’università, i miei lavoravano nel loro grande negozio di articoli sportivi e giocattoli. Guadagnavano bene. Non potevo lamentarmi, …
Un viaggio con mia sorella
Un mio amico si era trasferito a Malaga per lavoro, era un giovane, come me, in cerca di lavoro che se non ai Santi in Paradiso non lo trovi. Era un cuoco alle prime esperienze, in chat mi disse che se volevo, potevo passare un po di giorni di vacanza da lui, accettai, era una buona occasione, per fare una vacanza. Mia sorella Piera, come senti che partivo, per Malaga. – Tom mi porti con te? Dai non ti darò fastidio! – Non vieni, sempre tra i piedi vuoi stare? – Sei cattivo e stronzo, ti odio. – Ok odiami pure, basta che non rompi! Andò via piangendo, mia sorella …
Ti Rendo Ricca Mamma
Tutta la storia che racconterò sembra inverosimile, può sembrare, che l’abbia inventata di sana pianta. E pure e vera, mai avrei pensato che mia madre poteva diventare la mia amante, e compagna di vita. Tutto inizio con la morte di mio padre eravamo poveri si sbarcava lunario con quel poco che portava a casa mio padre con il suo carretto di fruttivendolo ambulante, era una miseria quello che porta a casa. La famiglia era composta da me che avevo diciassette anni e mia sorella di sette anni. Dopo i funerali, quel misero appartamentino sembrava più vuoto di prima. – Marco come faremo, già prima era difficile, andare avanti. – Mamma …
Sesso a tre con mio figlio gay
Eravamo arrivati da pochi giorni in città. Non conoscevamo nessuno. A giorni mi avrebbe raggiunto mia maglie e mia figlia, avevamo anticipato io e mio figlio. Per causa del mio lavoro mi spostavo ogni due tre anni. Quella sera non avevamo nulla da fare non so perché ma non ci andava di richiuderci in un appartamento ammobiliato e freddo. Non ha calore umano. Cosi iniziammo a girovagare per la città. Passammo davanti a un cinema fummo attratti dal titolo del film che proiettavano cosi entrammo. Era l’ultimo spettacolo. Cerano pochi spettatori dopo pochi minuti inizio la proiezione. A un tratto si venne a sedere al mio fianco un giovane pensai …
Una mamma stupenda inculata
Ero un ragazzo di diciotto anni, andavo a scuola, e venivo definito un secchione, un cocco di mamma, dovevo subire lo sfotto, degli altri ragazzi, e le ragazze, erano più cattive dei ragazzi, io servivo solo, per dare aiuto nel svolgere i compiti. In aula cera una ragazza che come me, subiva, vestiva male, ci scambiavamo sguardi, la nostra timidezza, ci impediva, di parlarci, un giorno fu lei a prendere l’iniziativa. La professoressa di inglese, inizio a interrogare, gli interpellati, rispondevano male, molti di loro facevano i bulli, non erano cattivi, solo atteggiarsi per apparire a gli delle ragazze, venne il mio turno e come era suo solito chiamo il …